25 agosto: Enrico Rava, Stefano Bollani e Gianluca Petrella in concerto x festival Crossroads

XXI Edizione

dal 24 giugno 2020

CROSSROADS RELOADED

COMUNICATO

Concerto di martedì 25 agosto

Rimini, Arena Lido – Darsena Rimini

ore 20:30 primo set – ore 22:30 secondo set

ENRICO RAVA / STEFANO BOLLANI / GIANLUCA PETRELLA

Enrico Rava – tromba, flicorno;

Stefano Bollani – pianoforte;

Gianluca Petrella – trombone

Enrico Rava artist in residence

produzione originale

Enrico RavaStefano Bollani e Gianluca Petrella insieme per la prima volta in assoluto in forma di trio: nel panorama dei festival jazz estivi è un evento che si staglia isolato per la sua importanza. A portarli assieme all’Arena Lido della Darsena di Rimini, martedì 25 agosto, è il festival Crossroads, la kermesse musicale itinerante organizzata da Jazz Network e dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna. Il concerto si svolgerà con un doppio set (il primo con inizio alle ore 20:30, il secondo alle ore 22:30). Il concerto è realizzato in collaborazione con il Settore Cultura del Comune di Rimini. Biglietti: settori blu, rosso, rosa, verde euro 30; settore arancione (in vendita solo presso il Teatro Galli) euro 25.

Mettendo Enrico Rava, Stefano Bollani e Gianluca Petrella uno a fianco all’altro si crea una specie di podio olimpico del jazz italiano, eppure il loro concerto a Rimini è una prima assoluta: una produzione originale che li porta per la prima volta a suonare assieme in trio. L’affiatamento è comunque garantito: Rava è stato praticamente il talent scout sia di Bollani che di Petrella e li ha convocati in varie sue formazioni. E anche in questa occasione si pone come capofila, per quanto il trio sia paritetico. È stato infatti Rava a ideare questo progetto nel quale in un solo colpo si trovano riuniti sullo stesso palco i più estrosi e creativi solisti del nostro jazz (forti peraltro anche di una rinomata comunicativa col pubblico) e il grande decano della musica improvvisata nazionale.

Enrico Rava, nato a Trieste nel 1939, è indubbiamente il jazzista italiano più noto e apprezzato a livello internazionale. Apparso sulla scena jazzistica a metà degli anni Sessanta, si è imposto come uno dei più validi solisti del jazz europeo.

foto di Andrea Boccalini

Rava si ispira inizialmente a figure carismatiche come Chet Baker e Miles Davis. Si avvicina però ben presto all’avanguardia, suonando con Gato Barbieri, Don Cherry, Mal Waldron e Steve Lacy. In seguito, trasferitosi a New York per una decina d’anni, collabora con altri musicisti sperimentatori, tra cui Roswell Rudd, Marion Brown, Cecil Taylor, Carla Bley. Poi ha progressivamente trovato un approccio al mainstream di notevole individualità. La personalità diRava è unica per il modo in cui ha saputo dare frutti eccellenti sia nel campo del jazz di ricerca (specie nella prima parte della sua carriera) che nel solco della tradizione.

Stefano Bollani (Milano, 1972) è un esploratore degli stili che reinventa in continuazione la propria musica, sia come leader che al fianco di nomi come Richard Galliano, Bill Frisell, Chick Corea, Caetano Veloso, Zubin Mehta, Riccardo Chailly o il suo mentore Enrico Rava.

foto di Valentina Cenni

La carriera di Bollani ha imboccato così tante strade, e sempre con lo stesso plateale trionfo, da non essere più riassumibile nei tipici “cenni biografici”: dischi di successo intercontinentale, concerti sold out capaci di attrarre un pubblico eterogeneo, programmi radiofonici e televisivi di culto, attività letterarie alte (è anche romanziere) e popolari (è stato trasformato in un personaggio dei fumetti di Topolino…). Un successo incontrastato che vive su una ricetta dai molteplici ingredienti: una tecnica pianistica di abbagliante virtuosismo, amore per il jazz non meno che per la canzone italiana e la musica brasiliana, senza dimenticare i recenti ed impressionanti exploit nella musica classica, il tutto sormontato dalla sua ormai celeberrima vis comica.

Gianluca Petrella, nato nel 1975 a Bari, appena maggiorenne vantava già collaborazioni con Roberto Ottaviano e Greg Osby. Prima del 2001, quando si aggiudica il referendum Top Jazz come “miglior nuovo talento”, la sua strada ha già incrociato anche quella di Carla Bley e Steve Coleman. Da allora le collaborazioni si sono succedute in quantità tali da essere difficilmente riassumibili e i premi sono fioccati a ciclo continuo (dal Django d’Or come “migliore talento europeo” nel 2001 al Top Jazz del 2005, questa volta come “migliore musicista dell’anno”; per non dire del referendum dei critici della rivista DownBeat, che lo vede vincitore nella categoria “artisti emergenti” nel 2006 e 2007, un traguardo mai prima d’allora raggiunto da un italiano).

foto di Roberto Cifarelli

Tra le sue più rimarchevoli partnership spicca quella con Enrico Rava, ma ha suonato anche con Lester Bowie, Roswell Rudd, Ray Anderson, Pat Metheny, la Sun Ra Arkestra diretta da Marshall Allen e, tra gli italiani, Paolo Fresu e Stefano Bollani. Ma quel che più conta sono le formazioni man mano ideate da Petrella, che ci hanno fatto conoscere la sua visione eversiva della tradizione trombonistica: dagli Indigo 4 ai Tubolibre, il duo Soupstar con Giovanni Guidi, il quartetto Brass Bang (con Fresu, Steven Bernstein e Marcus Rojas), la Cosmic Band e la sua evoluzione Cosmic Renaissance.

Petrella è molto attivo anche al di fuori dei confini del jazz, soprattutto nell’ambito dell’elettronica.

Informazioni

Jazz Network, tel. 0544 405666, fax 0544 405656,

e-mail: info@jazznetwork.it, website: www.crossroads-it.org – www.erjn.it – www.jazznetwork.it