AKRAM, il progetto Pop/Rock di Mirko Pellicane.

Primavera 2018

Mirko nasce bassista e seconda voce dei Franima, band prodotta dal chitarrista Vincenzo Mancuso, (Produttore e arrangiatore di Francesco De Gregori, Renato Zero, Luca Barbarossa).

Nel 2007, decide di dedicarsi quasi completamente alla cura della voce e insieme a Claudio Inguaggiato (Batterista), fonda appunto gli Akram.

Consolidatasi ed affiatatasi, insieme ai restanti componenti, nel 2009 la band parte alle volte del territorio Milanese dove ha avuto modo di conoscere e collaborare con musicisti di grande prestigio come Patrix Duenas (bassista e percussionista di Edoardo Bennato) che ha inciso le percussioni in un brano del Disco “Carpe Diem”, Luca Volonté (sassofonista di Baccini e Grignani), Gabriele Lorenzi (tastierista di Lucio Battisti nella Formula3), Graziano Rampazzo (batterista di Eugenio Finardi), e di impegnarsi attivamente nel sociale collaborando con organizzazioni nazionali e internazionali di beneficenza quali “Emergency” e “AISM”.
In concomitanza con gli impegni concertistici, la Band termina prima la produzione di un EP con 4 brani inediti e poi nel 2011 un intero lavoro discografico prodotto artisticamente e interamente nei propri studi Milanesi da “Massimo Vecchi” ( Bassista e Voce dei NOMADI), in cui lo stesso si rende partecipe incidendo alcuni duetti con la voce del gruppo e la parte di basso in un brano.
Oltre ad aver aperto concerti ai Nomadi, Irene Fornaciari e Cisco Bellotti, la band si propone in tour con la partecipazione dello stesso Massimo Vecchi, il quale si cimenta vocalmente in diversi brani dei Nomadi rivisitati e riarrangiati in stile Akram, nonché di Patrix Duenas alle percussioni e Luca Volontè al sax.
Lo spettacolo Akram è una pura miscela di sensazioni donate da testi e musiche inedite che evidenziano l’amore e il rispetto per la vita, la voglia di un mondo migliore, il rispetto verso tutte le etnie, che si accoppiano con la scelta di rivisitazioni di famosi brani di autore tra i più grandi artisti italiani.
Il 12 gennaio 2015, è uscito il terzo singolo della Band “DIFFERENZE”.

Partiamo subito dal nome, scelto in maniera specifica. Perché?

E’ stata una scelta ricercata. Volevamo dare un bel messaggio anche con il nome, non solo con la musica. Infatti Akram, viene dall’arabo e significa Generosità. Beh, la musica è generosa…con tutti, non credi?”

Il senso del nome che avete scelto per il vostro progetto musicale mi sembra rispecchi un po’ anche il vostro pensiero di vita  vista la vostra attività a favore di alcune onlus. In quale maniera supportate Emergency e AISM?     

A parte singolarmente e privatamente e dovrebbero farlo un po tutti gli uomini della terra, abbiamo avuto la fortuna di conoscere l’Aism di Palermo con la quale, non solo abbiamo partecipato a diverse manifestazioni live con lo scopo di raccogliere fondi da destinare alla causa, ma abbiamo anche collaborato all’incisione di una compilation che è in vendita e anche lì tutto il ricavato sarà sempre devoluto. Per quanto riguarda Emergency, con la sede di Busto Arsizio Varese abbiamo organizzato alcuni eventi con la partecipazione straordinaria di Massimo Vecchi (Nomadi) e di altri artisti importanti. Anche in questo caso, chiaramente il pubblico è stato molto generoso e il ricavato è stato impiegato per la costruzione di un presidio in Africa

Ma parliamo di musica. Mirko, Claudio, che background avete? quali sono le vostre radici musicali?

Io e Claudio veniamo da esperienze musicali diverse, lui era impegnatissimo in un progetto Hard-Rock (Batteria) ed io invece suonavo Rock (Basso). Ma dall’esperienza inedita con la band Franima abbiamo capito che c’era tanto feeling artistico tra di noi e abbiamo fondato gli Akram. Ci siamo divertiti un casino a sperimentare nuove direzioni. E infine è nato questo bellissimo progetto

A quale punto della vostra vita vi siete incontrati?

Abbiamo suonato qualche anno insieme, dal 2004 al 2007, lui alla batteria ed io al basso, nei Franima. Band Prodotta da Vincenzo Mancuso (Produttore Artistico di De Gregori e Barbarossa). Diciamo che quello è stato il percorso insieme che ci ha fatto innamorare musicalmente l’uno dell’altro

Un bellissimo esempio di rock italiano, il vostro, con richiami (almeno questa è una mia impressione) al contesto anni’70, addirittura ci ho sentito un po’ del Banco del Mutuo Soccorso. Passando per Piero Pelù. E’ possibile?

Beh, intanto ti ringrazio, l’accostamento al Banco o a Pelù è sicuramente un grande complimento. Le influenze credo siano naturali, non siamo vecchi ma non siamo più nemmeno tanto giovincelli. Quindi la vecchia scuola si fa sentire e anche parecchio

D’altronde tutti i grandi nome che collaborano al vostro progetto provengono quasi tutti da quel periodo e a strettissimo contatto con i grandi, da Battisti, a Finardi, alla Formula Tre, De Gregori, Renato Zero, Baccini, Grignani, Luca Barbarossa. Come si sono incrociate le vostre strade?

Semplicemente dedicando ogni instante della nostra vita a fare musica. Basta lavorare sodo ed essere sinceri, soprattutto con se stessi quando scrivi delle canzoni e tutto torna indietro in base a ciò che meriti. Vedi Patrix Duenas (Bassista e percussionista di Edoardo Bennato), ci siamo conosciuti proprio prima di un concerto del grande Edoardo. Poi ci siamo risentiti, gli ho fatto ascoltare i nostri brani, si è innamorato di “Differenze” ed ha voluto incidere per noi le percussioni in questo brano. Con Volonté (Sax di Baccini e di Grignani in un singolo) e Rampazzo (Batterista di Eugenio Finardi) ci siamo conosciuti durante la pre-produzione del disco, e poi abbiamo suonato insieme per Emergency ed anche in altri nostri spettacoli live. Con Gabriele Lorenzi invece abbiamo creato la Formula 2016, progetto alternativo alla Formule 3 ormai scomparsa. Insomma, con il sudore della fronte le soddisfazioni arrivano

A chi l’ultima parola nella creazione dei pezzi?

Non esiste l’ultima parola, mai!!!Cambierei tutto ciò che ho già fatto e allo stesso tempo lascerei tutto esattamente com’è! Comunque, partendo dal fatto che nessun lavoro musicale, nessuna idea, nessuna canzone all’apparenza finita, credo si possa ritenere chiusa per sempre, per quanto riguarda gli Akram, l’ultima parola la mette chi ha inizialmente portato l’idea”

A me piace particolarmente “Differenze“, qual è la storia di questo brano?

Sono felice che ti abbia colpito particolarmente. Perché Differenze è forse “Il figlio prediletto della mamma”. Io e Claudio eravamo semplicemente in vacanza in Tunisia con l’obiettivo di ritornare abbronzatissimi. Ma una volta lì, ci siamo lasciati trasportare dalla magia di MAMMA AFRICA e abbiamo trascorso 15 giorni in escursione. Siamo stati ai confini con Libia ed Algeria. Abbiamo respirato gli odori dei villaggi. Cercato di comprendere gli equilibri sottilissimi che la natura gestisce nella steppa e nel deserto. Paesaggi stupendamente unici ma allo stesso tempo pericolosamente aridi. E quindi, di conseguenza l’importanza che la gente del posto da all’essenziale perché il superfluo lì non è concepito. Zone ancora prive di corrente elettrica ed acqua corrente. Eppure, si vive lo stesso. E allora ho cominciato a tirare giù il testo. Tornando in Italia, non ho potuto fare a meno di confrontare il nostro mondo così tristemente “moderno”, notando quelle DIFFERENZE che ci portano a vivere la nostra frenetica vita che ha l’obiettivo di raggiungere il NULLA. Questa è la DIFFERENZE che ci ha portati alla FIM Fiera Internazione della Musica di Genova e questo è il brano che fa saltare la gente nelle piazze

Di solito quando si parla di ‘progetti’ come quello degli Akram, viene spontaneo pensare ad un gruppo aperto. E così anche per voi?

Siamo assolutamente un banda. Un gruppo apertissimo con tante collaborazioni da parte di tante teste che apportano idee e sonorità nuove. Due batteristi Claudio e Domenico Inguaggiato. Nel disco al basso trovi Ciccio Pantano e Massimo Vecchi, alle percussioni Patrix e alla voce io e ritorna Massimo (Nomadi) e alle chitarre Max Piro. live Trovi Ruggero Filippone alle chitarre e Antonello Falorni al basso. Insomma, si lavoro solo per rendere al meglio

Massino Vecchi mi sembra il nome più ricorrente nella vostra storia. Perché? “Massimo Vecchi è l’attuale nostro produttore artistico, nonché grande compagno musicale. un padrino lo definisco. E’ sua la produzione del nostro primo EP “Solo di notte” e del nostro Album “Carpe diem”. Per noi è colui che ha permesso tutto ciò e gliene saremo debitori a vita

E’ cambiato qualcosa nella vostra struttura musicale dagli esordi ad oggi?

E’ cambiato parecchio. I due chitarristi che hanno iniziato il percorso con noi Gianpiero Ferraro e Pio Paternò hanno preso direzioni musicali diverse, come Nicola, bassista nel 2006. Ma continuano ad esserci andate e ritorni che a me, personalmente, piacciono tantissimo. La libertà è tutto

Qual è ad oggi il vostro brano di punta?

Sicuramente “Il mondo delle streghe”. Estratto da Carpe diem, è stato scelto da uno scrittore molto in gamba, Nicola “Lino” Mazzariello per Edizioni del Faro, per essere inserito nel suo nuovo libro “L’uomo gentile che vendeva occasioni” che uscirà a novembre. Lino mi ha contattato ed ha espresso il desiderio di creare un capito dedicato al nostro testo. Ci ha riempito di orgoglio e di gioia questa notizia. Sai, quando scrivi il testo di una canzone, lo butti giù e pensi finisca tutto nell’ultima battuta. E invece questa esperienza mi ha fatto comprendere veramente l’infinita magia che si crea quando una penna ed un foglio si incontrano”

Com’è il panorama musicale in Italia oggi? C’è spazio per esprimersi e far conoscere le proprie qualità, spesso al di sopra nettamente di tanti concorrenti dei talent?

” E’ un periodo particolare. Anche la musica ha un ciclo. Passeranno anche i talent. E ritornerà lo spazio per tutti coloro che ancora credono nell’importanza della gavetta

Batteria e chitarra, very strong! Sto ascoltando uno dei vostri pezzi, fortissime!

E’ stato un lavoro sincero e pulito. Massimo si limitava soltanto a darci dei piccoli consigli. quindi abbiamo avuto la possibilità di esprimerci veramente per ciò che eravamo. Domenico e Max sono strong di natura. Quasi dei metallari. Ahahahahahahahahahaha

Quando incidono le vostre terre di origine? Ci sono sonorità che vi trascinate dietro? “Le nostre origini le portiamo quotidianamente dietro. Siamo dei terronazzi. Sicuramente in Differenze si sente molto. Nel resto dei brani trovi l’ispirazione e la forza che la nostra terra ci ha dato

…..questa è libera, potete scrivere ciò che vorreste far conoscere e che io non vi ho stimolato con una domanda.

“Sei stata molto stimolante invece. Il resto lo scoprirete con il nuovo Album”