“Data” è il nuovo album dei Marcondiro

Una comunicazione verbale, musicale e visiva decisamente articolata, vietato perdere il filo. DATA è la nuova grande pagina della trilogia discografica sull’essere umani, capitolo conclusivo del viaggio iniziato nel 2011 con “SpettAttore” e proseguito con “OMO (L’Evo-Mediatico In-Forma Canzone)” del 2016.

Comuniocato:

la Musica, l’Arte che non appartiene più a chi la crea, ma data in pasto al popolo, quello di internet: ai “post” l’ardua sentenza quindi… DATA è il corrispettivo inglese di Dati, l’ultimo bene prezioso delle persone conteso dalle multinazionali (e non solo). DATA è 12.02.2021: numero palindromo, ciclo continuo del tempo dell’essere umano, al centro del periodo storico contemporaneo definito Antropocene.

Uno due, zero due, due zero due uno: giorno palindromo – quello del 12 febbraio 2021 – che segna l’uscita di DATA, il terzo attesissimo album del progetto artistico MARCONDIRO, su etichetta Parodoi Dischi, in distribuzione Artist First.

Marco Borrelli, voce dei MARCONDIRO, commenta così l’immaginario che fa da sfondo a DATA: «Il timore di un futuro distopico, dove robot dotati di intelligenza artificiale, con coscienza di sé, possano dominare sugli esseri umani, è un tema molto trattato dai libri e film di fantascienza, entrato a far parte dell’immaginario collettivo». E ancora, a proposito delle A.I.: «La mia visione è pro-positiva, credo fermamente che la vittoria delle macchine o il collasso della natura dipenderanno solo dalla capacità di affrontare con consapevolezza ed umanità queste problematiche, da subito».

Nel disco c’è anche spazio per altre declinazioni dell’amore. DATA vuole essere un omaggio al cinema italiano, un piccolo viaggio onirico attraverso il mondo dei grandi registi. Si parte da Ammore Vero, ironica invettiva contro l’ipocrisia del buonismo e del “volemose bene“, il cui video vede la partecipazione dell’attore Stefano Fresi, nel ruolo di uno “sfigato” che vuole diventare “figo” e per cambiare la sua vita scende a patti col diavolo, impersonato da una donna che lo avverte: “potrai avere tutto ciò che desideri, tranne l’Ammore Vero”. E poi Le Fate, ispirata all’omonimo film collettivo del 1966, visione delicata e romantica di un tema ancestrale come quello della prostituzione, e Gli Romani, acquerello affettuoso, ironico e sfrontato della gente di Roma, nonché dichiarazione d’amore al Maestro Federico Fellini e al suo capolavoro “Roma”.

Prodotto da Marco Borrelli & MARCONDIRO, DATA è la nuova grande pagina della trilogia discografica sull’essere umani, capitolo conclusivo del viaggio iniziato nel 2011 con “SpettAttore” e proseguito con “OMO (L’Evo-Mediatico In-Forma Canzone)” del 2016.

Qui il concept ruota intorno al macrotema dell’amore ai tempi della tecnologia, che accompagna le nove tracce del disco, elencate con numerazione binaria (da 1 a 9 nel sistema esadecimale): 0001 Ammore Vero, 0010 Amati, 0011 Core, 0100

Con i tuoi Occhi, 0101 Captcha cha, 0110 La Matematica dei Sentimenti, 0111 Gli Romani, 1000 Le Fate, 1001 RoboEtica (La teoria dell’Amore). Alla base della riflessione un fatto di cronaca che risale all’agosto 2017. Siamo in California, precisamente a Menlo Park, quartier generale del FAIR (Facebook Artificial Intelligence Research). La storia è quella di Alice e Bob, due intelligenze artificiali che, nel bel mezzo di un esperimento, hanno iniziato a dialogare in una lingua sconosciuta, nuova, un idioma incomprensibile agli scienziati: a tutti, ma non a loro. Nessuno sa cosa si siano detti i due chatbot, Alice e Bob. C’è chi, dietro a quella conversazione, ha visto qualcosa di estremamente allarmante, dai risvolti imprevedibili e chi invece ha pensato alla romantica ipotesi della nascita di un amore tra le A.I. Ma come può l’amore, un sentimento così umano, manifestarsi tra due robot? Questo è uno degli interrogativi indagati ed esplorati in DATA.

Traccia dopo traccia, ecco arrivare le risposte: a cominciare da Amati, racconto senza tempo di una storia impossibile, come quella tra due A.I., che si risolve solo attraverso l’amor per sé. È poi Core, un omaggio al padre della robotica Isaac Asimov, a scavare nelle fragilità umane per restituire una visione dolce e vivacissima, giocosa e raffinata, del sentimento che attecchisce nel cuore elettronico di due “robot primitivi”, in fuga dal laboratorio per vivere finalmente in libertà il loro amore. La memoria, se installata nel cervello della persona amata, potrebbe far riaffiorare i ricordi del passato, limpidi, chiari e visibili, vissuti in prima persona con i propri occhi: è questo il potentissimo messaggio racchiuso nella quarta traccia dell’album, Con i tuoi Occhi. Lo sviluppo della narrazione passa poi attraverso i brani Captcha cha (potrebbe, dall’amore di due robot, essere generato un essere umano?) e La Matematica dei Sentimenti (e se l’amore perfetto fosse soltanto un errore di calcolo?), ma il cerchio si chiude solo con RoboEtica (La teoria dell’Amore), nona e ultima traccia del disco, dove il ritornello riprende il dialogo immaginario tra Alice e Bob. Due robot primitivi che si amano rappresentano un’intelligenza primigenia, non ancora inibita dalle leggi della robotica, ma grazie all’amore per gli esseri umani smetteranno di essere schiavi dei loro impulsi .

DATA è stato prodotto, registrato e missato presso il PARODOI Studio di Frascati (RM) e distribuito da Artist First. Nell’album hanno suonato: Marco Borrelli (voce, chitarra elettrica, acustica, pianoforte, programmazioni, orchestrazioni archi e fiati, basso in Le Fate, batteria in Le Fate e RoboEtica), Frank Ranieri (basso elettrico, tamburelli, tabla in Core, Le Fate, synth e cori), Peppe Secchi (synth, hammond b3, fisarmonica, live electronics e cori), Dario Segneghi (batteria in Con i tuoi Occhi); e inoltre Paolo Giovenchi (chitarra elettrica in Gli Romani), Lucio Bardi (mandolino in Gli Romani), Antonello D’Urso (chitarra elettrica in Le Fate, La Matematica dei Sentimenti, mandolino in Core), Vincenzo Tacci (batteria in Gli Romani), Edoardo De Angelis (voce in Gli Romani), HER Erma Pia Castriota (voce in Ammore Vero), Nour Eddine Fatty (oud in Le Fate).

Il progetto musicale MARCONDIRO, ideato e prodotto nel 2009 da Marco Borrelli, unisce la tradizione cantautorale italiana alle sonorità folk e indie rock della storia musicale nazionale. Nel 2011 esce SpettAttore, il disco d’esordio della band (edizioni Just1), cui fa seguito un tour di oltre 40 date in tutta Italia. Dopo aver pubblicato alcuni fortunati singoli (Pagliacci & pagliacci nel 2014, La Fiera, Ricordi Immaginati e Lettera del Vampiro nel 2015), MARCONDIRO rilascia nel 2016 il secondo album, OMO (L’Evo-Mediatico In-Forma-Canzone), su etichetta Parodoi e distribuzione CNI. Nello stesso anno, il collettivo partecipa al Tenco Ascolta e riparte in tour con una nuova formazione. Nel 2017 MARCONDIRO vince il primo premio assoluto al Festival dei Castelli Romani con il brano #AmmoreVero, accompagnato da un videoclip che vede la partecipazione dell’attore Stefano Fresi. Nel 2018 si aggiudica il Premio Bruno Lauzi per la migliore interpretazione, il Premio Mei SuperStage e il Premio Roma Videoclip per il videoclip di #AmmoreVero. Dopo il sold out della serata al Tinta Roja di Barcellona, nell’ambito del Festival Cose di Amilcare Club Tenco, nel 2019 MARCONDIRO pubblica #Amati: il videoclip del singolo, per la regia di Daniele Ciprì, riceve il premio Roma Videoclip.

Il tour di #Amati, in collaborazione con Materiali Musicali e promosso da Nuovo Imaie, fa tappa in numerose città italiane ed importanti rassegne musicali (Indiegeno Fest, Peperoncino Jazz Festival, Club Tenco Estate, Voci per la Libertà, Amnesty Italia), per sbarcare poi a Barcellona, nel cartellone del Festival Cose di Amilcare Club Tenco.

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