E’ tornato sulle scene il produttore, musicista e cantautore Gianluca Lo Presti aka Nevica con “Quanti”

Comunicato:

A quasi due anni di distanza dall’ultimo lavoro discografico “Tengo” (Area51 Records, 2019) e anticipato dai due singoli “Aperture” e “Non so chi sei” , l’artista romagnolo ci regala il nuovo album intitolato “Quanti” chiudendo così la cosiddetta “trilogia dell’anima” iniziata con l’album “Sputnik” , pubblicato con il moniker di Nevica Noise nel 2016.

Fondatore del Loto Studio di Ravenna e della label Discodada Records; al lavoro come produttore con Simona Gretchen, Delenda Noia, Tiyng Tiffany, Ronin e Caron Dimonio, Gianluca Lo Presti con “Quanti” ci mostra il lato più intimo e profondo di sè.

Un disco se possibile ancora più ermetico e introverso dei precedenti, interamente dedicato al padre recentemente scomparso, ma incredibilmente arioso e pacato nelle sue atmosfere. Sei composizioni originali più una cover riadattata al contesto intimista in cui la scelta di togliere quasi tutte le parti ritmiche rappresenta un sottolineare l’importanza delle suggestioni tra sound e parole. E’ un disco che scorre lento in contrapposizione al mondo che corre perché si raccontano “spazi senza tempo”.

Molte teorie spirituali sostengono che la morte è soltanto una trasformazione della materia in energia. Nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma e si ricicla in forme nuove. La musica può diventare una forma chiave di rappresentazione e di comunicazione tra questi diversi livelli di realtà che fondamentalmente sono una cosa sola. E’ forse anche un modo per accettare la realtà delle cose. La musica come esorcismo contro il dolore, la musica come terapia che rende immortali i ricordi.

“Questo disco è interamente dedicato alla figura di mio padre. Avendo lui sempre aiutato e sostenuto il mio cammino artistico mi è sembrato naturale rendergli omaggio come in una staffetta ci si passa il testimone. Ci tengo a precisare che è stato scritto di getto da “dentro la tempesta” senza aspettare che le acque si calmassero. Mi interessava cogliere l’attimo emotivo del distacco prima della fase della rielaborazione. Per questo poteva essere un disco tumultuoso e inquieto ma non è cosi, tutt’altro. Per aiutarmi ho utilizzato dei vecchi nastri dove mio babbo registrava la sua voce raccontando spezzoni di vita quotidiana. Avevo già fatto questo in un ep del 1997 (I Frammenti del mio Io) e mi è sembrato di dover chiudere un cerchio. Quanti inizia infatti con le stesse voci di quel disco”. (Gianluca Lo Presti)

Traklist:

Un piatto solo: Ho deciso di metterla come prima traccia perché è un pezzo molto diretto e sofferto. L’intro è affidata alle stesse vecchie voci utilizzate nell’ep “I frammenti del mio Io”  che pubblicai nel 1997 per chiudere simbolicamente un cerchio. Musicalmente l’uso delle percussioni anticipa quello che sarà il mood di tutto l’album,una serie di ballad intimiste e scure distanti dal rock. Si parla del come si sopravvive dopo l’assenza di una persona cara. La vita si aggrappa a una serie di automatismi (apparecchiare ancora il posto vuoto) come se tutto fosse come prima. Esorcizzare per farsi coraggio.

Aperture: E’ il primo singolo dell’album musicalmente parlando c’è un’atmosfera wave lo-fi molto ballad in cui si parla di un “passaggio di testimone” tra padre e figlio, indispensabile per la propria evoluzione personale. Il tono è più pacato del precedente pezzo quasi ad aver raggiunto la tranquillità della consapevolezza e della maturità. Probabilmente il brano che come sound ricorda maggiormente i miei lavori precedenti.

Quanti: E’ Il brano che dà il titolo all’opera dove cerco di descrivere le mie impressioni riguardo alle connessioni tra energia e materia  e i diversi livelli della nostra esistenza. Qui si nota un riecheggiare di percussioni alla Dead can dance. Si avverte una lentezza trascinata dal loro ritmo quasi ad accompagnare un viaggio dentro se stessi per purificarsi e trovare pace. Questo album sottolinea spontaneamente un ritorno alle mie origini musicali tra cui questa band che mi ha molto ispirato.

Buon continuo: Anche se apparentemente può sembrare un augurio al viaggio ultraterreno questo pezzo parla di una rottura sentimentale dove una lei molto fredda e glaciale cita sempre questa frase al suo partner come augurio per il futuro. Cosa che invece al suo orecchio suona come una maledizione in sé. Musicalmente è il pezzo più oscuro e selvaggio con un incalzante crescendo finale di percussioni sature e distorte.

Non so chi sei: E’ forse uno dei brani più riusciti di questo album. Scelto come secondo singolo riguarda una serie di suggestioni e di ricordi passati che si mischiano a incontri presenti anche molto fugaci ma che in qualche modo hanno lasciato un segno dentro. Il testo come spesso accade nei miei pezzi,ha molteplici chiavi di lettura dove il racconto tra i personaggi si mischia. Ritorna anche l’eterno rapporto maschile-femminile che è in ognuno di noi che ci accompagna spesso mai risolto per tutta l’esistenza. L’atmosfera musicale è molto contemplativa e sognante.

I Kiaus: Il piccolo Klaus e il grande Klaus di Andersen era una fiaba che mio padre mi leggeva quando ero bambino ed era solito registrare la sua voce su un vecchio nastro. Qui un estratto di lettura da una registrazione originale. Le suggestioni ambient elettroniche avvolgono il racconto accentuando il pathos del brano.

Fragile (COVER nin): E’ una cover dei Nine Inch Nails che ha dato l’incipit a tutto il disco. Messa per ultima in track list ma composta per prima senza ancora avere intenzione di scrivere il resto. Nata come progetto a sé vede come ospite Sara Ardizzoni in arte Dagger Moth attuale chitarrista di Cesare Basile e Massimo Volume. La musica pur rielaborata è rimasta abbastanza fedele  il testo  riadattato da me in italiano, anticipa le tematiche di tutto l’album successivo. Insomma non poteva che essere una conclusione perfetta di questo mio capitolo musicale.

Scritto, prodotto, registrato e mixato da Gianluca Lo Presti (Basso,voce,elettronica) @LotoStudio 2.0 (nov 2019-mar 2020)

Ospiti:
Jader Nonni (Percussioni)
Sara Ardizzoni (Chitarre)
Federico Pelle (Mastering @ The Basement, Vicenza)

Artwork: Mario Danelli

NEVICA è il moniker dietro il quale si cela Gianluca Lo Presti, musicista, produttore, arrangiatore, tecnico del suono e titolare del Lotostudio 2.0 di Ravenna, studio di registrazione nel quale sono state realizzate alcune delle più significative produzioni musicali italiane indipendenti dell’ultimo decennio. Livornese di nascita ma Ravennate di adozione, l’artista opera nel settore musicale a livello nazionale da oltre 20 anni riuscendo in tutto questo tempo a costruirsi un percorso personale e approfondito che ha portato gli addetti ai lavori a considerarlo un professionista che “registra, suona e produce con uno stile unico diventato ormai un marchio di fabbrica…” (Musica Sotterranea, Feb 2011). Tra gli artisti prodotti figurano Simona Gretchen, Delenda Noia, Cosmetic, Tying Tiffany, Sinclair, Fermoimmagine, Cosmetura, Caron Dimonio, The Black Veils, Lebowski, Carlo Martinelli (ex Luminal), Ronin, Uyuni, Autunna Et sa Rose…

1998 -Vince il Premio Città di Recanati con la canzone “Il Barone Nero”. In giuria quell’anno figurano Franco Battiato e Fabrizio De Andrè; sempre nello stesso anno LUCIO DALLA gli commissiona la produzione di alcuni brani dell’album di Mons.Milingo, il quale partecipa al festival di Sanremo con “Mai Wanga Anafa”, brano prodotto, suonato e arrangiato da lui stesso.

2001 -Stringe amicizia con BLAINE REININGER dei leggendari Tuxedomoon con il quale pubblica un album di brani electro-noise strumentali dal titolo “Sun and Rain”.

2008 -Fonda l’etichetta indipendente Discodada Records insieme a Lorenzo Montanà (produttore di Tying Tiffany) con la quale ottiene importanti riconoscimenti tra i quali la vittoria del Premio Fuori da Mucchio 2010 con l’album d’esordio della cantautrice Simona Gretchen.

2013 -Pubblica sotto il nome di NEVICA SU QUATTROPUNTOZERO “I diari miserabili di Samuel Geremia Hoogan” un album che lo pone definitivamente al centro dell’attenzione della critica musicale riscuotendo unanimi consensi come uno dei suoi lavori artisticamente più riusciti.

2015 –Inizia la collaborazione in qualità di produttore artistico insieme a Massimo “Madesi” De Simone con la label Area51 Records (nata in occasione del decennale dell’omonimo programma radiofonico in onda su Radio Città del Capo di Bologna) per la quale registra e mixa la prima release discografica, “Area51/Split_Ep#1”, con protagonisti Ronin e Uyuni. Nonostante la sua particolarità il lavoro viene accolto molto positivamente dalla stampa del settore. Successivamente per la stessa label coproduce “Caratteri Mobili”, l’ep di esordio solista del cantante Carlo Martinelli dei Luminal (2016) e in seguito l’album “Cura Violenta” dei Lebowski (2017)

2016 -Fonda assieme a Giuseppe Lo Bue dei Caron Dimonio ATMOSPHERE records, label dedicata alle sonorità dark-wave e post punk la quale successivamente comincerà a diventare un punto di riferimento di molte band principalmente bolognesi facenti parte di quella scena.

Alla fine del 2016 sotto lo pseudonimo NEVICA NOISE esce l’abum “Sputnik”, lavoro strumentale che fonde l’elettronica col rock al quale seguirà un lungo tour che interesserà tutta l’Italia e gran parte dell’Europa. Si tratta del primo Capitolo di quella che viene dall’artista definita “Trilogia dell’Anima”.

2018 – L’artista decide di fondere insieme le anime dei suoi due progetti NEVICA SU QUATTROPUNTOZERO (cantautorale) e NEVICA NOISE (elettro-rock), dando vita dunque ad un nuovo percorso musicale ben definito il cui nome diventa per l’occasione NEVICA; sotto questa rinnovata veste artistica a Febbraio 2019 uscirà per AREA51 Records un nuovo album dal titolo “TENGO”, ispirato allo scrittore giapponese Haruki Murakami.

DISCOGRAFIA completa come artista:
-1989 “Non gridate più” K7
-1990 “Occhi di Bambino” 45gg
-1992 “I suoni dell’Inconscio” K7
-1997 “I frammenti del mio Io” Ep
-1999 “Cent’anni di Solitudine” Cd
-2007 “Nevica su quattropuntozero” Cd
-2010 “Lineare” Cd (Discodada)
-2013 “I diari miserabili di Samuel Geremia Hoogan”Cd (Discodada)
-2016 “Sputnik” Cd (TheSoundSystem)
-2019 “Tengo” Cd (Area51 Records)

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