Elephantides, “Floating Tempo” è il nuovo singolo uscito il mese scorso

Un duo molto interessante che sembra attivarsi nell’ambito della sperimentazione, giocando con sonorità e mixaggi

Comunicato:

The world as we see it” è una chiara citazione al libro di Albert Einstein “The world as i see it”, ma in realtà è anche la frase che racchiude i titoli dei primi 5 singoli pubblicati fino ad ora dagli Elephantides, il duo di musica elettronica formato da Daniele Sciolla (synth) e Sergio Tentella (batteria). “Floating Tempo”, il disco d’esordio in uscita il 20/11/2020 per Betulla Records, raccoglie questi primi 5 brani insieme ad altri due inediti e due remix a cura di Indian Wells e Bienoise.

Matematica atonale, valvole, vertigini elettroniche…. il tutto galleggiante su un mare di lezioni di jazz: muovere, variare, togliere punti di riferimento, sorprendere.

Tutto questo è “Floating Tempo”,  ovvero la ricerca di una destrutturazione ritmica e metrica dei brani attraverso un flusso sonoro costante: l’approccio compositivo matematico che incontra la tecnica dell’improvvisazione jazzistica.

TRACKLIST

1 THE
2 WORLD
3 AS WE
4 SEE
5 IT
6 Fma
7 Pmv
8 THE (Bienoise remix)
9 SEE (Indian Wells remix)

CREDITS

Autore, compositore, mix, master: Elephantides
Etichetta: Betulla Records (BTL024)

TRACK BY TRACK a cura di Elephantides

– THE: L’entrée del disco e la traccia con la quale ci presentiamo. Ci sono quasi tutti gli strumenti che sappiamo suonare: chitarre, bassi, batteria, sintetizzatori.  Inizia con un loop chitarra, suoni stoppati, tamburi suonati con le mani e finisce con ondate (Tides) di distorsioni.

– WORLD: Cassa dritta, arpeggiatori e suoni di synth classici, movimento costante. Il pezzo più dritto del disco, il nostro mondo Techno.

– AS WEE: In termini tecnici è uno dei brani più complessi di “Floating Tempo”. Lo sfasamento ritmico tra basso acustico e batteria confonde la metrica portante lasciando spazio all’interpretazione. Dopo i primi minuti di sperimentazione tutto si chiarisce nel finale, e lasciamo finire l’ascolto con un dolce cullante loop.

– SEE: Ironica e cinica. Frasette musicali semplici e scherzose, incastrate, sovrapposte in complessissime strutture ritmiche.

– IT: Una traccia estrema, elettrica, atonale e rumorosa. Inizia con poche ripetizioni ben definite e finisce con un’ondata sonora imbarazzante. Una batteria spinta al limite e suoni che sembrano barriti di elefanti. Il titolo IT va a chiudere la prima serie di singoli degli Elephantides, che compongono la frase: THE – WORLD – AS WE – SEE – IT. Un richiamo al famoso libro di Albert Einstein che ha influenzato entrambi i componenti del progetto.

– FMA: Cambi metrici e poliritmie portano il disco ad un diminuendo graduale, una sorta di fade out ritmico sonoro.

– PMV: Il primo brano che abbiamo scritto e l’ultimo originale nel disco. In questo pezzo ci troviamo ingenui e spontanei. Potenzialmente contiene già tutte le sfaccettature che abbiamo sviluppato in seguito.

Gli Elephantides sono Daniele e Sergio.

Daniele è un matematico, polistrumentista. Sergio è un batterista e percussionista.

Daniele inizia a suonare il flauto dolce alle elementari, poi il flauto traverso alle medie, il Conservatorio a Cuneo, lo studio di pianoforte e composizione, i primi gruppi punk, l’esperienza da busker in giro per l’Europa, la scuola jazz a Torino, l’Erasmus in Svizzera che lo avvicinerà all’elettronica e al mondo dei sintetizzatori, le prime vere soddisfazioni con la band synth-pop Anudo con cui ha all’attivo diverse pubblicazioni e oltre 400 date in Italia (Ypsigrock, Spring Attitude, A Night Like This…) e all’estero (Berlino, Parigi, Monaco, Basilea, Sziget Festival…) e le pubblicazioni da solista come Daniele Sciolla con cui si conquista il suo spazio fra i nomi più freschi e interessanti della scena italiana.

Sergio da bambino scopre casualmente le percussioni su una pianola Bontempi. Nasce l’amore per il ritmo e alle medie comincia lo studio della batteria, poi le prime band (dal metal al grunge, dal crossover al rock, fino al pop), l’ingresso al Conservatorio S. Cecilia di Roma seguito dai Maestri Roberto Gatto e Ettore Fioravanti con il conseguente avvicinamento al metodo jazzistico in cui l’improvvisazione gioca un ruolo di rilievo rispetto alla precisione tecnica, fino alle tante esperienze da turnista (sia in studio che live) per diversi artisti provenienti da talent come X Factor e Amici e per importanti produzioni (Rossana CasaleGio Evan, Elisa Rossi, Diego Buongiorno…) e la presenza in svariate pubblicazioni per Sony, Universal e Warner.

I due vengono a contatto nel 2015, quando Sergio si mette alla ricerca sul web di un partner con cui dare forma al nuovo progetto che ha in mente: un duo di musica elettronica formato da batteria e sintetizzatori.

Si imbatte nelle produzioni di Daniele, gli scrive ed inizia una collaborazione che per due anni è solo virtuale e a distanza. Nel 2017 i due si incontrano a Roma per la prima volta per una session d’improvvisazione che, di fatto, darà il via alla nascita del progetto Elephantides. I due si trovano e si completano a vicenda, le passioni e le competenze dell’uno di intrecciano con quelle dell’altro e il sound e il concept degli Elephantides inizia a plasmarsi verso una direzione ben definita: lesplorazione delle potenzialità ritmiche in un continuo intreccio fra jazz contemporaneo e composizione elettronica.

La poliritmia e le stratificazioni, i continui cambi di tempo e l’improvvisazione che parte da una cellula sonora per poi espandersi senza una precisa direzione stabilita a tavolino ma che viene comunque incasellata in uno schema strutturale metrico e matematico, diventano i tratti distintivi degli Elephantides. Un metodo compositivo unico e originale che accompagna l’orecchio dell’ascoltatore in un viaggio sonoro fatto di sottilissime variazioni ritmiche che producono sorpresa ma mai sobbalzo. Un unico flusso cosciente fatto di ritmi e di suoni che si può definire “matematica fluida”.

A partire dal 2016 il duo ha girato l’Italia passando per importanti festival come Spring AttitudeEncode e numerosi club Italiani ed Europei tra Berlino, Monaco, Parigi e Lipsia, condividendo il palco con artisti del calibro di Nathan FakeYoussef Kamaal e Jon Hopkins.

Nel 2019 le prime pubblicazioni con i singoli “The“, “World” e “As We” per Betulla Records, preludio al primo vero e proprio lavoro discografico previsto per la fine del 2020.

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