L’intervista: Marco Ligabue “Sono cantautore e dai grandi ho imparato che con le canzoni puoi anche sensibilizzare”

Più volte, in questi ultimi mesi, al rocker emiliano abbiamo dedicato dello spazio, sia per l’uscita della sua raccolta “Tra via Emilia e blue jeans” il 30 ottobre, che per la pubblicazione del vidoclip sul brano forse portabandiera della raccolta “Rocker Emiliano“, ma scopriremo tutto strada facendo. Come è noto Marco è il fratello di Luciano Ligabue, entrambi con una voce graffiante e profonda. Emiliani puro sangue, correggesi per essere esatti.

Caratteri fisici marcati che si addicono perfettamente al genere musicale preferito, che Marco arricchisce con caratteristiche molto simili a quelle di uno showman. Ironico, profondo, divertente, padrone dei palchi. E occhi che ridono. E la sua novità discografica racconta la sua storia, soprattutto professionale che inizia negli anni ’90, accanto a lui il conterraneo Little Taver. Lo stesso che partecipa alla realizzazione appunto del brano “Rocker emiliano”. Con Marco Ligabue siamo partiti proprio da qui, da questa reunion

Se avete guardato questo video sino alla fine, avrete notato una presenza femminile molto familiare. E’ mamma Rina, mamma Ligabue che è perfettamente in sintonia con le strade intraprese dai figli e spesso presente in qualche occasione accanto a Marco. Quando gli faccio presente questo, mi risponde con una grande risata piena d’affetto

Un 2020 che è inutile tornare a sottolineare quanta sofferenza e difficoltà abbia prodotto su tutti noi, ma che per il rocker emiliano, si può dire sia stato molto prolifico. Due singoli, un album e.. sorpresa, anche un libro!

Il primo singolo “Dentro” è nato proprio in pieno lockdown ed è dedicato alla figlia Viola. E Marco ce lo ha raccontato così:

In estate poi pubblica il secondo singolo, “Vado a caso”. Anche in questo caso ospite un pezzo di storia professionale, ma anche familiare sotto un certo punto di vista, perché la guest star è Federico Poggipollini, chitarrista storico del fratello Luciano. Ecco il racconto di Marco su questa featuring

Tornando brevemente sul suo percorso professionale, nel 2001 ha fondato il gruppo dei Rio per poi uscirne nel 2013 e dare l’avvio alla sua carriera da solista. All’attivo ha 4 album. Come dicevo, chi ha avuto il piacere di assistere ad un suo concerto si sarà reso conto della facilità con cui padroneggia la scena. E naturalmente proprio su questo elemento è scattata un’altra domanda alla quale Marco Ligabue ha risposto così

Certo, abbiamo parlato di ironia, di capacità di guadagnarsi la scena quasi con arti attoriali, della sua caratteristica voce da “rocker emiliano…cresciuto a Parmigiano” ..come canta nel brano con Litlle Taver, ma, come anche sottolineato inizialmente, anche la sua penna non è da meno e tutti i suoi testi sono profondi e toccano tematiche sociali. Strizzano l’occhio al rock and roll, ma affrontano sempre chine non semplici da percorrere. Una sensibilità di scrittura che gli è valsa addirittura il Premio Lunezia nel 2015. Una vera soddisfazione

Ho aperto sottolineando l’attenzione che Marco nutre da anni verso il cosiddetto “sociale”, verso chi soffre, chi è fragile, verso i più deboli.

Nel 2013 come leggo e riporto testualmente dal sito della Croce Rossa Italiana, ha pubblicato l’album “Mare Dentro” (registrato negli Sati Uniti con uno dei nomi più importanti della produzione musicale internazionale, Corrado Rustici, n.d.r.), da cui è estratto anche questo brano

Parte del ricavato del disco è andato alla Croce Rossa Italiana, con cui il cantautore ha scelto di condividere l’impegno di sostenere il lavoro della Mezzaluna Rossa Siriana per aiutare la popolazione colpita dal conflitto armato in Siria.”. Non solo, da voce a tematiche importanti come la lotta alle mafie e la legalità, attraverso la musica e all’incontro con gli studenti nelle scuole, è testimonial ufficiale dell’associazione di volontariato City Angels, e tanto altro ancora, come lui stesso mi ha raccontato:

In volata finale… ecco… lo scoop! Scherzo, purtroppo non lo è, ma è interessante sapere che presto scopriremo un nuovo aspetto di Marco Ligabue, come lui stesso mi ha confidato poco prima dei saluti. Un aspetto che, però, a ben vedere, proprio in base a tutto ciò che è stato scritto e raccontato in questa intervista, non nasce dal nulla, sembra solo una ulteriore emanazione. Sì, c’è già un libro, ascoltate