Magma Velvo unisce stile brasiliano, chitarra punk e rock alternativo nel video musicale di “Samba Sangrando”

Comunicato:

“Samba Sangrando” è il brano che inaugura lo spirito di Magma Velvo. Al giorno d’oggi, puoi samba solo se sanguini un po’, se ti fa un po’ male, se subisci una caduta. In Brasile, l’ambiente e il lavoratore vengono per ultimi. Avevamo un Rio che era Doce; avevamo un posto chiamato Brumadinho. In Brasile, “ci sono molti mascalzoni per non molti fessi”. Samba Sangrando intende mostrare – a chi ha voglia di vederlo – uno scenario di devastazione, un futuro sgradevole che è già presente, è già presente.

La musica e il video intendono ritrarre le ambiguità di Rio de Janeiro, del Brasile e del mondo, attraverso scenari di abbandono e aridità. La musica è alta; la lettera è giù. In Brasile è necessario un costante equilibrio tra sentimenti antagonistici, e solo a Rio de Janeiro – città colorata, città di sintesi, massima espressione delle contraddizioni di questa terra – si può essere tristi e felici allo stesso tempo.

Clipe è stato il vincitore nella categoria “Best Photography” all’undicesima edizione del FEST CLIP – National Videoclip Film Festival. Il concorso è organizzato dall’Associação Paulista Amigos da Arte, che rappresenta il Segretariato della Cultura e dell’Economia Creativa dello Stato di São Paulo.

Magma Velvo: Siamo Magma Velvo! Noi chi? Tutti e nessun mondo. Io e te. Il padre e il figlio. Il sacro e il profano. È il riempimento e il vuoto. Unità e divenire. L'”in” e lo “yang”. Il sublime e il basso. È castità e troia. Magma Velvo è tutto e niente. Magma era, è e sarà. Era presente nelle manifestazioni primitive dell’“Om”. Velvo è stato il monolite ispiratore dei primi tamburi realizzati con le ossa; era presente nell’antico Iraq, nella concezione dell’Inno Hurrita; è nelle canzoni dei bambini e nei lamenti degli adulti; Magma Velvo è la marsigliese dei giacobini, il banzo sonoro dei neri raccoglitori di cotone del Mississippi, è la tradizione di Donga e Cartola, la chitarra punk, distorta e “stonata”. L’Élan magmatico oggi, nel XXI secolo dell’era volgare, è in Jorge Magalha e in “Araquem?”, e può essere appropriato e incarnato in qualsiasi cosa e in chiunque.