Spazio Giovani: L’Intervista, l’esordio di Matteo Riggi, in arte TASSO

Matteo Riggi, in arte Tasso, è un cantautore torinese 27enne. Cresciuto ascoltando il padre suonare il grande repertorio italiano alla chitarra, all’età di 6 anni decide di voler provare, così inzia il suo percorso musicale.

Innanzi tutto Matteo come vive un giovane il tentativo di ottenere un posto al sole nell’ambito della musica oggi?

Cercare di vivere di musica, oggi, può sembrare più semplice grazie alle molteplici opportunità e al grande avanzamento tecnologico che porta la produzione musicale più o meno alla portata di tutti. In realtà, però, cercare di trovare il proprio posto non è semplice, complice il fatto di un mercato saturo e la corsa alla Hit di turno senza badare troppo al talento o al messaggio dietro ad un brano”

Dopo alcune esperienze con diversi musicisti, hai trovato la dimensione definitiva con la tua band attuale. Nasce quindi il progetto “Tasso”. Mi sembra di capire che non si tratta di un vezzo artistico. Cosa significa per te il ‘progetto Tasso’

““Tasso” è un soprannome che mi segue dai tempi della scuola, e con il passare del tempo è diventato un po’ il mio scudo, una maschera, con la quale poter dire e fare quello che come “Matteo” normalmente non farei. Per me significa libertà, una seconda possibilità”

Ad ora di tuo ci sono, una partecipazione in “Yellow” di Kawari e due singoli, il primo “Un minuto di Silenzio”, il secondo appena uscito “Se ti dicessi”. Tra un pezzo e l’altro c’è già una evidente differenza stilistica. Questo ultimo racchiude anche più stili, se non sbaglio. E’ così, oppure è una mia soggettiva percezione?

“Esatto, ho due singoli ed un featuring, molto diversi tra di loro. Lasciando da parte la mia partecipazione in Yellow, i mie due singoli sono frutto di due momenti di vita diversi e distanti tra di loro, cosa che ovviamente si percepisce anche nell’arrangiamento.

Quest’ultimo racchiude diverse influenze della mia storia e quella dei miei fantastici musicisti con i quali ho avuto la fortuna di lavorare agli arrangiamenti

Il primo singolo è stato “Un Minuto di silenzio”uscito per Attic Records nel Giugno 2020.

Il secondo ed ad ora l’ultimo in senso cronologico è “Se ti dicessi”

Hai già un po’ il polso della situazione su quest’ultimo singolo? Sei soddisfatto oppure è ancora presto per capire?

“E’ ancora presto per dirlo, ma per ora sta andando molto bene e ne sono molto soddisfatto!

Anche perché oggi la fruizione della musica si valuta in tutt’altra maniera che dalla vendita del disco in sé

Il disco fisico, è diventato un po’ un vezzo, da comprare come simbolo di sostegno del progetto o di amicizia. I digital store sono il metro con cui si capisce l’andamento di un brano. Ormai una consuetudine per chiunque”

Sei un cantautore, perciò sia in quanto scrittore dei testi che autore delle musiche, quale vuoi che sia il tuo profilo? Come vuoi che il pubblico ti conosca?

“Credo che la definizione di un musicista/artista si vada creando man mano nel tempo, e il rapporto con il pubblico è una parte fondamentale di questo processo, per cui tra qualche tempo, lo chiederemo a loro, come mi conoscono”

Hai sacrificato qualcosa per dedicarti alla musica?

Ho sacrificato molto per la musica. Se è questa la strada che si sceglie di percorrere, la musica pretende, molto. Per cui non è semplice far quadrare tutte le cose, perché purtroppo per tutto un lungo periodo inziale, è impensabile riuscire a campare di sola musica

L’uscita del primo singolo è stata un’emozione per te? Come l’hai vissuta e quanto tempo di gestazione ci è voluto?

“Il mio primo singolo in realtà è uscito quasi di corsa, nel senso, arrivata all’improvviso la possibilità di incidere e quindi di pubblicare successivamente, ci siamo messi al lavoro e in un mese abbiamo arrangiato, registrato e pubblicato il brano. Forse anche troppo in fretta”

Parecchio diverso per questo ultimo singolo. Qui c’è stata una attenta programmazione ed anche un’attenzione diversa in fase di arrangiamento. Per cui, l’uscita è stata sicuramente più attesa e anche più vissuta.

Parecchio diverso per questo ultimo singolo. Qui c’è stata una attenta programmazione ed anche un’attenzione diversa in fase di arrangiamento. Per cui, l’uscita è stata sicuramente più attesa e anche più vissuta”

Immagino che tu sia già al lavoro su tanto altro. Novità che puoi “spoilerare”, come si dice?

Stiamo già lavorando su altro, quello che posso dire e che nei prossimi mesi usciranno altri due singoli che, insieme a quest’ultimo, faranno parte di qualcosa che spero di potervi mostrare il prossimo anno”