“Superstiti” è il nuovo album di Maria Devigili

Il brano è stato composto e il video girato tra Las Vegas e il deserto che costeggia la città nel Nevada. Un luogo a lei caro, ma nel quale è stata costretta dai mesi di lockdown.

“Superstiti” è una canzone tratta dal mio terzo disco “Tempus fugit” (Riff, Cardio, 2018).

Fin dall’inizio ho associato questa canzone al deserto e a colonne sonore da film western. – ci racconta la stessa artista da tempo ospite del nostro blog – La canzone è abbastanza minimale, come molte altre mie canzoni ma in questo caso l’arrangiamento di Giuvazza ha impreziosito il suo vestito rendendo più definito il colore.

Credo che Superstiti potrebbe benissimo essere una canzone composta in questi ultimi mesi, visto il tema “apocalittico”.

Comunicato:

Las Vegas, in questo senso, è un set ideale, anche solo per il fatto che fino a pochi anni fa, nel deserto a pochi miglia dalla città venivano compiuti test nucleari. 

E proprio il deserto è uno dei protagonisti del videoclip, dal suggestivo “deserto rosso” della Valle del fuoco a diversi scorci del deserto Mojave che circonda Las Vegas con il suo caldo e polveroso abbraccio.

Las Vegas è una città dai mille contrasti e che ben rappresenta il paradosso dell’esistenza umana. Da una parte “sin city”, città del peccato e della cosiddetta perdizione, tra vizi e gioco d’azzardo. Ma, dall’altra parte, città sorta in mezzo al deserto, meta di eremiti, sparute riserve indiane e comunità religiose. L’ombra ascetico-religiosa infatti si riflette nelle stesse origini della città, che nella seconda metà dell’Ottocento, fu roccaforte dei mormoni determinati a convertire i nativi indiani Paiute che lì vivevano da centinaia di anni. 

Andando un po’ più avanti con gli anni, nei primi anni del Novecento, Las Vegas diventò la città progressista per antonomasia grazie alla possibilità offerta del divorzio veloce mentre nella maggior parte degli altri Stati americani questo non solo non era veloce ma non era neppure permesso se non in caso di adulterio comprovato.

Nel video ho voluto evidenziare questi contrasti: da una parte il pieno rappresentato da Las Vegas in quanto tale, il downtown, i casinò, le macchine, i tabelloni e, dall’altra il vuoto del deserto, il silenzio la bellezza semplice e rara della natura lasciata a se stessa, il senso selvaggio di libertà che si respira nei grandi spazi”