“Zanzibar” è la rivoluzione francese di Tuasorellaminore

E’ giovane, ma anche lei ha scoperto già la sua strada, il suo è un percorso senza sbavature per trattare tra hip hop e trap i problemi attuali, dai social alle dipendenze, per scoprire che la vera forza sta nell’amore e nella condivisione, quella reale.

Comunicato:

Romolo Dischi presenta Zanzibar, nuovo singolo dell’enigmatica artista pugliese Tuasorellaminore che segue Morfina. Il brano, come i precedenti, è distribuito da Pirames International.

Per Tuasorellaminore questo pezzo ha un significato profondo e rappresenta il culmine di un vero e proprio processo terapeutico:
“Ho scritto Zanzibar per affermare l’aspetto ribelle di Tuasorellaminore. La ribellione è alla base di ogni grande cosa, è sinonimo di espansione, di presa di coscienza, di presa di posizione. È sinonimo di carattere, di consapevolezza del proprio potere e del proprio valore. È un brano legatissimo a morfina, perché è la sua conseguenza, ovvero un vaffanculo un po’ tra le righe, quel vaffanculo che vorresti tanto dire a volte e che spesso devi reprimere. Tuasorellaminore è chi smette di reprimersi, Zanzibar è chi smette di reprimersi. Volevo dare forza e speranza alle persone che si sentono costrette da qualcuno ad essere in un certo modo, alle persone succubi e vittime del “più forte” anche se spesso confondiamo il voler prevaricare sugli altri con la forza. Volevo far capire che dobbiamo ribellarci se ci sentiamo occlusi in una condizione che ci fa soffrire, si chiama spirito di sopravvivenza, si chiama voglia di rivalsa, si chiama affermazione di se. Mi sono trovata spesso a fianco persone che volevano cambiarmi, rendermi qualcuno a loro immagine e somiglianza ed io sono stata sempre molto malleabile, molto flessibile, qualcosa che ho sempre ritenuto fosse un pregio ma che mi si è ritorto contro. Per cui ho smesso di accontentare gli altri e ho iniziato la mia rivolta personale, l’ho fatto con ironia, prendendomi in giro, enfatizzando ed iperbolizzando tutto, come sempre. Zanzibar è un po’ la mia rivoluzione francese: scrivere canzoni per me è quasi terapeutico e scrivere e produrre Zanzibar, insieme al mio direttore artistico Dario Starace è stato come liberarmi da una morsa, è stato come scappare da una gabbia”.

Tuasorellaminore è l’Oriente che si unisce all’Occidente. È il profano che si mischia al sacro, il visibile all’occulto. È la bambina strana che dicevano sembrasse una zingara. È la femminilità nascosta nel lato più maschile. È il diverso, l’emarginato che ha voglia di sentirsi protagonista. È l’esigenza di emanciparsi dalle abitudini. È la risposta che non ti aspetti”

Tuasorellaminore nasce a Bari e canta da sempre. A circa 3 anni si esibiva durante i pranzi in famiglia salendo in piedi sulla sedia e dicendo a tutti di stare zitti ed ascoltarla. A 6 anni ruba il registratore di suo nonno che usava per lavoro per registrare conferenze, era uno di quei registratori a cassette anni ’90 e così inizia a registrare la sua voce poi a premere stop, a mandare indietro la cassetta con il tasto rewind e ad ascoltarsi per poi ricominciare a registrarsi fin quando quello che ascoltava non le piaceva abbastanza. Ha passato tutta la sua infanzia in questo modo: alternando il registratore rubato ad una tastiera Casio mezza rotta con la quale scriveva le canzoni. La musica diventa in breve tempo la sua strada, la sua vita, il suo credo. Studia con maestri privati a Roma, Milano, Bologna ma non lascia mai la sua città alla quale è molto legata. Appassionata di hip hop e di RnB studia quindi canto moderno ma più avanti si avvicina alla musica antica ed al canto barocco e rinascimentale.

Nome cognome ed età di Tuasorellaminore restano un mistero, ma l’ultima cosa che possiamo dire è che non ha ancora restituito il registratore a suo nonno.

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