“Botte” è il nuovo singolo dei Morgana

E’ con piacere che incontriamo nuovamente la band dei Morgana. L’occasione è l’uscita del loro nuovo singolo.

Botte” è un brano rock che racconta con forza la necessità di lottare costantemente per i propri sogni e le proprie passioni. Per tenere il timone dritto, anche quando le correnti della vita ci portano lontano.
Anche quando, le anime di coloro che hanno già rinunciato ai propri sogni, ci sussurrano all’orecchio e ci consigliano di mollare.

Credits:
Voce e synth: Marco Poli
Chitarre e cori: Michele D’Alessandro
Basso: Marco Mirri
Batteria e PAD: Giuseppe Capriati
Produzione esecutiva: PMS Studio
Registrazioni: MD Studio (di Michele D’Alessandro)
Missaggio: Ex Cantine Studio (di Simone Casadio Pirazzoli)
Mastering: La Maestà Mastering Studio (di Giovanni Versari)
Regia e montaggio: Fattore Grafica https://www.facebook.com/FattoreGrafica/
Attrice: Giulia Guccini
Location: Pugilistica Cognetex Imola https://www.instagram.com/pugilisticacognetex
Boxe reference: Cristian Daraia e Michele Gatta
Outfit giacche: Amoor https://www.instagram.com/amoor_official/
Aiuto operatore: Nicola Ravagli
Backstage e foto: Davide Luppi
Arbitro: Halima Ait Buazza

Risale al 2020 il nostro ultimo incontro con la band, e questa l’intervista che abbiamo pubblicato in occasione dell’uscita del loro “Non Posso Fare Altro

Noi di Musica Ribelle il blog ringraziamo questa passione per la musica indipendente, quella vera indipendente, quella vissuta da indipendenti, non quella che a ondate diventa un trend, quella che per alcuni fa ‘cool’.

Ringraziamo questa passione perché ci porta alla conoscenza di vere chicche, piccoli grandi gioielli della musica italiana che, pur proteggendo grandi qualità e producendo ottimi prodotti, non sono quelli che compaiono (sempre quelli, sempre gli stessi) ai vertici delle classifiche nazional popolari.

E i Morgana sono una di queste ottime realtà. Nascono nel 2003, grazie all’intenzione di Marco Poli (voce) e Giuseppe Capriati (batteria), ai quali si affiancano poi Michele D’Alessandro (chitarra) e Marco Mirri (basso).

Ecco mi chiedo proprio come mai le nostre strade non si siano ancora incrociate. E’ così difficile superare il guado oggi, entrare nella terra più popolare, senza aver partecipato ad un talent nonostante il talento sia evidente?

Oggi è estremamente difficile “superare il guado”, come dici tu, e riteniamo che i motivi principali di questa difficoltà siano principalmente due. Da un po’ di anni a questa parte, con l’avvento delle piattaforme di streaming, è sicuramente cambiato il modo di ascoltare la musica, molto più frenetico e istintivo, con delle dinamiche che spesso non sono strettamente legate al talento dell’artista o all’ascolto approfondito di un’opera. In verità le nostre strade si sono già incrociate diversi anni fa, nel 2016, in un’intervista fatta per Radio Bruno (che conserviamo gelosamente pubblicata sul nostro sito web) in vista dell’uscita del nostro primo EP

E’ vero Marco, il progetto Mei Web Radio che ho condotto per 4 edizioni, è stato per me una conferma ulteriore del mio interessamento verso questo grande mondo della musica e come vedi, nonostante subito non abbia ricollegato la conoscenza, il mio sentire non è cambiato. Ascoltando i vostri nuovi pezzi è stato ancora immediato il desiderio di intervistarvi.

La formazione della band, come su scritto, risale al 2003, perciò è ben rodata. Come vi siete incontrati, da quali percorsi arrivavate?

Prima di iniziare l’esperienza con i Morgana, ognuno di noi aveva già intrapreso vari progetti musicali, principalmente all’interno di tribute o cover band. La voglia di metterci in gioco e raccontarci in prima persona  è la miccia che ha dato il via al nostro percorso”

Che vi ha portato alla pubblicazione del album, RadioPositivo, uscito nel 2010, con cui avete confermato la vostra natura  pop rock italiana, abito che però, come voi stessi dite, non basta a descrivervi pienamente.

Il vostro sound, appunto, è mai cambiato negli anni? Ci sono state variazioni sul tema?

Direi che il cambiamento più importante lo stiamo vivendo in questo periodo, proprio con l’uscita del nuovo singolo “Non posso fare altro”. L’attitudine rimane quella pop rock ma abbiamo lavorato molto per mettere a fuoco una sonorità che sia in equilibrio tra il popolare e il raffinato, diretta ma non banale

Quali sono le vostre fonti di ispirazione?

Dal punto di vista musicale, ogni membro della band ha dei gusti decisamente differenti: da Jeff Buckley ai Queen, dagli U2 ai MötleyCrüe. Dal punto di vista della scrittura abbiamo come riferimento le band e i cantautori italiani

Ascoltando i vostri brani tutto sembra in equilibrio, l’armonia non ha sbavature, né voce né strumenti disturbano le proprie performance. Sbaglio?

Sono contento di questa osservazione perché è proprio quello che cerchiamo di fare quando scriviamo una canzone. Il fatto che si noti mi rende molto felice. Cerchiamo di mettere ogni strumento a servizio del pezzo. Ogni parte deve essere importante, lasciare il segno e valorizzare il messaggio complessivo della canzone

L’aspetto secondo me molto efficacie è che non vi si può dire che richiamate questo o quell’altro artista. Siete i ‘Morgana’ e basta. Vi è stato mai detto? Oppure vi è stata fatta una considerazione simile?

Grazie! Questo è il complimento più bello che potevi farci. Crediamo che la ricerca di un suono personale sia il traguardo più difficile da raggiungere, specialmente oggi dove c’è tantissima produzione musicale. Ce lo dicono spesso e stiamo cominciando a crederci! ;)”

Tantissime le esperienze che avete vissuto, anche di ottimo livello. (non perdete la lettura della loro biografia, a seguire. n.d.r) Qual’è quella che vi è rimasta più impressa?

Sicuramente poter suonare per ben due volte sul palco principale di “Imola in musica”, la manifestazione musicale più importante della nostra città, dove negli anni si sono esibiti tutti gli artisti più importanti d’Italia (Pino Daniele, i Negrita, Ruggeri, e tanti altri) ci riempie di orgoglio. Dal punto di vista emotivo, suonare per i detenuti all’interno del carcere di massima sicurezza di Parma per l’iniziativa “Contamina” all’interno di “Parma 2020” ha lasciato decisamente il segno

C’è stato un momento in cui avete pensato di avercela fatta? 

Non ci è mai capitato di sentirci arrivati, anzi, la nostra filosofia è quella di fare sempre un passo avanti. Sarà poi che la forza che ci spinge ad affrontare il viaggio non è la smania del traguardo, ma la voglia di goderci il percorso

Ed ora due o tre domande flash, siete di Imola, come avete appena sottolineato

” Siamo di Imola, sì, città di confine che si divide tra l’Emilia e la Romagna

Perché il nome ‘Morgana?

Abbiamo scelto il nome Morgana per via della sua sonorità e delle sensazioni che evoca. Dolcezza, passione, forza, rappresenta un po’ la nostra musa ispiratrice

Come avete scelto il vostro colore, quello che voi definite ‘color Morgana?

Sempre per la dolcezza, la passione, la forza che rappresenta un po’ la nostra musa ispiratrice. Il rosa morgana è un colore che sorprende, ma allo stesso tempo coinvolge e conquista”

Andate sempre d’accordo? Su cosa vi trovate a discutere con più frequenza?

Dopo tanti anni insieme, ci piace pensare ai morgana come ad una famiglia. Dove si può anche discutere, ma di base ci si vuole un gran bene. Le discussioni sono maggiormente in merito a quale sia la strada migliore da intraprendere. La cosa bella è che siamo arrivati ad un punto di confidenza tale che possiamo permetterci di discutere su tutto avendo come obbiettivo finale il benessere della band

Siete soddisfatti di dove siete arrivati?

Molto, abbiamo raggiunto tanti degli obbiettivi che ci siamo prefissati e fatto esperienze che non avremmo mai pensato di fare. La cosa che ci soddisfa è far sempre quel passo avanti di cui parlavamo prima

I vostri prossimi obbiettivi?

Abbiamo iniziato con “Non posso fare altro” un nuovo percorso con una nuova etichetta che si chiama PMS Studio. Ci sta guidando e supportando in maniera eccellente per l’uscita di questo singolo e non vediamo l’ora di iniziare a lavorare a nuovi brani. Un altro obbiettivo è intensificare l’attività live. In un’era digitale dominata dai Talent Show… Valorizzare il contatto umano e la vera condivisione pensiamo sia un’ottima strada per distinguersi dagli altri

Ecco, parliamo un po’ del nuovo ‘nato’. Come è stato creato “Non posso fare altro”?

La scrittura di “Non posso fare altro” ha avuto una storia tanto particolare quanto…naturale…

Difficilmente iniziamo la composizione di un nuovo brano partendo dal testo, di solito è una melodia o un riff che danno origine ad una nuova canzone.

In questo caso, ho scritto il testo cercando di raccontare in tempo reale una situazione che stavo vivendo, descrivendo azioni, emozioni e stati d’animo.

Dopo aver liberato un fiume in piena di parole sono arrivato alla stesura definitiva del testo.

Trattandosi di un brano molto intimo, abbiamo deciso che l’arrangiamento sarebbe stato caratterizzato da una ritmica molto presente di chitarra acustica (quasi come fosse il protagonista stesso a cantarla abbracciando la sua chitarra) impreziosita dalle armonie e dalle dinamiche degli altri strumenti e dai silenzi. Per la prima volta abbiamo scelto di caratterizzare la base ritmica da suoni campionati mediante l’utilizzo del PAD.

Questi ingredienti ci hanno regalato una sonorità che abbiamo apprezzato a tal punto che abbiamo deciso di ripensare in questa chiave anche altri brani del nostro repertorio. Forse a stupirci è stata proprio la naturalezza che ha coinvolto tutto questo processo creativo

Quali sono i punti di forza di questo nuovo singolo, secondo voi?

Sicuramente l’atmosfera, che accoglie l’ascoltatore fin dalle prime note e lo accompagna per tutta la durata del brano

Come sta andando?

Siamo contentissimi di come è partito il singolo. Nonostante tutte le difficoltà del momento, la nostra etichetta  discografica è riuscita a curare il lancio nel migliore dei modi! Bellissimi riscontri sia dalle piattaforme di streaming che da YouTube per quanto riguarda il videoclip. L’unico rimpianto è quello di non aver potuto presentare il singolo dal vivo a causa dell’emergenza sanitaria. Ma ci rifaremo appena possibile!”

Siete molto attivi anche sul fronte video clip. Vi affidate sempre ad uno stesso gruppo di lavoro oppure dipendentemente dal pezzo, scegliete i professionisti nelle cui mani affidarvi?

Per noi il videoclip è una forma di espressione importantissima che amplifica in maniera esponenziale il messaggio della canzone.

Per il brano “Credi ancora nelle favole?” abbiamo collaborato con un professionista esterno molto bravo che è riuscito ad entrare alla perfezione nel mood del brano e riproporlo attraverso le immagini

Solitamente però cerchiamo di lavorare in prima persona alla realizzazione dei videoclip, come nel caso di “Voglio uscire dal loop” e del nuovo “Non posso fare altro”. Poter gestire tutto il processo creativo e di lavorazione del videoclip, dalla stesura del soggetto alla scelta degli attori, dalle riprese sul set al montaggio finale, ci consente di curare l’opera in ogni dettaglio, dedicandovi tutto il tempo necessario”

Vi si può considerare musicisti indipendenti? Se sì come penso, qual è il valore dell’esserlo e la difficoltà nell’esserlo?

Si, certo, ci consideriamo musicisti indipendenti. Il vantaggio più importante è la possibilità di tenere in mano il timone della propria identità musicale. La nostra etichetta è stata fantastica anche sotto questo aspetto, valorizzando la nostra personalità, senza soffocarla o alterarla. Cosa decisamente meno fattibile con una Major

Oggi non possiamo non tenere presente del momento terribile che il mondo sta attraversando. Fortunatamente la musica ci aiuta e aiuta. Come state vivendo al tempo del Covid19? Avete un messaggio da trasmettere?

Dobbiamo dire che la musica è stata la protagonista positiva di questa brutta vicenda. Specialmente in Italia. Se ne sono accorti anche nel resto del mondo. C’è stato un boom impressionante delle creatività principalmente sui social network. Anche noi, vista l’uscita imminente del nuovo singolo già prevista in questo periodo, abbiamo sperimentato nuovi modi di comunicare con chi ci segue.

Facciamo tutti la nostra parte per fare modo che questa emergenza rientri al più presto

Cambierà qualcosa in voi e nella vostra musica quando tutto questo sarà passato?

Non vediamo l’ora che tutto finisca per salire nuovamente sul palco e suonare dal vivo il nuovo singolo. Ritorneremo a quella normalità che abbiamo imparato non essere poi così scontata. Riprenderemo tutte quelle attività che purtroppo abbiamo dovuto sospendere a causa di questa emergenza

…. questa è libera

Chiuderei con un ringraziamento a te per questa bellissimintervista, ed un saluto a tutti i lettori invitandoli a supportare la musica indipendente anche solo con piccoli gesti come la condivisione.

Condividere una canzone che ti piace, lasciare un commento, sembrano gesti banali e di poco conto, in realtà sono linfa vitale per una band che sta cercando di fare ascoltare il più possibile la propria musica! Buona musica a tutti!

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