La Musica sbarca nel Metaverso, nasce MUSIC CITY

Metaverso è un termine utilizzato per indicare una realtà virtuale condivisa tramite internet, dove ogni singola persona è rappresentata attraverso un avatar in 3D.Coniato da Neal Stephenson in Snow Crash, libro di fantascienza cyberpunk del 1992, il Metaverso (Metaverse in inglese) veniva lì rappresentato come un’immensa sfera nera tagliata in due all’altezza dell’equatore da una strada. Su ogni sfera ognuno poteva creare ciò che desiderava in 3D, ogni cosa realizzata era visitabile dagli altri utenti” da https://www.teamworld.it/

Comunicato:

Live show, band musicali internazionali ed emergenti, ma anche club e una moltitudine di fan. Con “Music City” l’industria musicale entra nel metaverso, la tecnologia e l’idea di base sono made in Italy

È italiano il più grande progetto musicale sul metaverso. Si chiama “Music City” e nasce nell’ecosistema per l’innovazione dell’incubatore Next Heroes, con Velvet Media alla direzione del marketing e la partecipazione di AnotheReality allo sviluppo tecnico.

L’obiettivo finale è creare il primo Metaverso interamente dedicato alla musica. Il progetto è destinato a dare una profonda scossa all’industria musicale.

Il settore si trova in una situazione di crisi stagnante, da tempo si attendeva la possibilità di poter dare maggiore supporto agli artisti e ai loro fan”, spiega il founder di Next Heroes, Bassel Bakdounes.

L’opportunità offerta dalla creazione di metaversi che rendono divertente e incentivante la partecipazione ad eventi e novità del mondo musicale non ha precedenti”.

Blockchain (La blockchain è sostanzialmente un libro mastro nel cui sistema vengono registrate delle operazioni che non possono essere in alcun modo snaturate, modificate o manomesse. Le peculiarità di questo sistema innovativo sono cinque, ovvero: decentralizzazione, trasparenza, sicurezza, immutabilità e consenso. da dirittodelrisparmio.it n.d.r) e Nftè l’acronimo di non fungible token che in italiano significa gettone non copiabile ossia qualcosa di unico che non può essere sostituito da altro, n.d.r.) peraltro stanno già facendo la loro apparizione nel mondo musicale.

Sugli Nft si sono lanciati John Legend, Snoop Dogg, la band inglese Kings of Leon. Riescono così a vendere la loro produzione artistica tramite token, premiando i fan con esperienze personalizzate. Le case discografiche stanno al passo: dopo Warner, anche Sony e Universal Music hanno lanciato produzioni e monete virtuali, siglando accordi con società di avatar digitali. Tra Spotify, Amazon Music e altri competitor, il mercato dello streaming on line oggi vale 520 milioni di abbonati: tutti potenziali clienti. E le prime esperienze di concerti, ad esempio su Roblox, hanno già fatto fatturare milioni di euro collegati ai gadget e agli abiti promossi durante l’evento e poi venduti nel mondo “reale”.

Music City parte da questi scenari e sta creando e un incubatore di artisti e fan, eventi e live, produzioni musicali a vario livello e ancora merchandising, music NFT, music games in modalità play to earn, case discografiche, radio, magazine, fanzine e due format studiati ad hoc per supportare in modo reale e democratico artisti emergenti.

Una sorta di circo musicale all’interno del quale è possibile vivere la musica a tutti i livelli, sotto tutte le sue forme.“Abbiamo un sogno: unire sotto lo stesso tetto tutti gli attori del panorama musicale internazionale con lo scopo di creare il più grande e affollato spazio musicale al mondo”, conclude Bakdounes. “Un posto fatto di musica, per la musica e chi la vive. Un sogno? Per ora sì, ma sarà possibile realizzarlo nel metaverso di Music City”.