L’Intervista: L’“Aurora” di Valeria De Gioia

di Patrizia Santini

Anche se ci rubano i sogni, noi sogniamo più forte!”  Valeria

In effetti “Aurora”, il titolo del suo singolo ora in promozione, può considerarsi ‘nome proprio’, ‘fase del giorno’, ma anche ‘l’inizio di una nuova ‘vita’’. Quella appunto di cantautrice, ma anche il risollevarsi da un periodo difficile. Due strati di una stessa medaglia e che, infatti, uno va a lavorare sull’altro per contrastarne gli effetti negativi e aiutarne il superamento. La musica è stata per Valeria, la medicina giusta.

Nel futuro di Valeria De Gioia inoltre c’era una carriera come avvocato o similari, poi uno scatto di reni e il salto tra le braccia del pentagramma. Ma nel nostro incontro parleremo anche di questo e scopriremo se….

Noi di Musica Ribelle abbiamo già pubblicato di lei presentandovi “Aurora”. Qui il link

Spesso nei pezzi che pubblichiamo sottolineiamo la difficoltà per tantissimi giovani di farsi largo nel panorama musicale italiano. Le dinamiche del business discografico cambiano velocemente e spesso la figura del talent scout è inesistente o appannata dai talent tv. A scoprire Valeria invece proprio il vecchio metodo dello ‘scouting’, quell’operazione, cioè, che effettuata da persone esperte porta alla scoperta di nuovi talenti.

Come è accaduto Valeria? Chi ti ha scoperta e capito le tue potenzialità?

“Allora, per rispondere alla tua domanda direi che le cose secondo me vanno cercate, non arrivano dal nulla. Io, dopo aver terminato il lavoro di produzione della mia musica, mi sono data da fare perché volevo che qualcuno la ascoltasse, quindi ho iniziato a inviare le mie canzoni ad alcuni esperti del settore. Quando ho ricevuto la proposta di pubblicare con Maionese Project, un progetto ideato dall’etichetta Matilde Dischi, ho pensato che fosse una buona opportunità. Avrei lavorato con persone competenti che mi avrebbero dato una mano a farmi strada nel complicato mondo dell’autopromozione, così ho accettato. Sono felice e soddisfatta dei risultati che man mano sto ottenendo”

E’ vero che anche tu come molti altri artisti hai iniziato fin da piccola ad amare la musica e capire quanto ti piacesse. Poi però molti si perdono, altri invece riescono ad arrivare. Anche tu non hai lasciato che questa passione rimanesse tale, ma hai voluto trasformarla in qualcosa di più concreto. Quando è successo che tu ti sia sentita di scegliere?

È difficile da spiegare, è la musica che ha scelto me, forse dal momento in cui sono nata. È una di quelle cose che hai dentro e non sai né come né perché. Ci sono state volte in cui ho pensato di mollare tutto, ma alla fine sono sempre tornata dalla musica e puntualmente l’ho trovata lì ad aspettarmi. Non mi ha mai lasciata. Sono arrivata alla conclusione che preferisco percorrere una strada piena di difficoltà piuttosto che la via più semplice, ma soltanto così sono davvero felice”

Anche perché i tuoi studi ti avrebbero portata da tutt’altra parte, forse vista la laurea in Giurisprudenza

Ecco, gli studi in Giurisprudenza per un po’ di tempo mi hanno allontanata dalla musica, data la difficoltà degli esami, che praticamente prosciugavano le mie energie. Forse è stata una scelta sbagliata, dovuta a una serie di fattori che mi hanno condizionata. Un percorso duro, ma l’ho affrontato e ne sono uscita a testa alta. Ho imparato tanto, però ho deciso di mettere da parte la mia laurea, perché adesso voglio concentrarmi e dedicare tutta me stessa alla musica”

Comunque in un mondo abbastanza complicato come quello dell’arte e del business discografico, forse essere esperti in questo campo, può tornare utile, cosa dici?

Be’, sì, come ho già detto ho imparato molto studiando. In generale, sono convinta che studiare e formarsi renda più forti e indipendenti, questo vale per ogni campo”

In questa prima parte di avvio alla carriera quali sono stati gli incontri importanti? E perché?

“Nel mio percorso artistico ho avuto la fortuna di incontrare Maestri come Vince Tempera, Fio Zanotti, Mario Lavezzi, che mi hanno trasmesso la loro esperienza e la loro conoscenza. Poi ho frequentato delle masterclass con Silvia Mezzanotte, Grazia Di Michele e altri esperti del settore. Sono occasioni in cui si ha la possibilità di apprendere tantissime cose”

In famiglia la vena artistica e ancor più musicale come è stata vista?

Il primo della famiglia ad avere la vena artistica e musicale è stato mio nonno. Era un cantante e, i primi anni in cui ho capito che volevo cantare anch’io, è stato indispensabile per me. Il mio primo insegnante, colui che mi supportava e voleva tirar fuori il meglio di me. Ma mi diceva sempre di rimanere con i piedi per terra e non lasciarmi coinvolgere troppo da questo mondo. È quello che oggi mi dicono anche i miei genitori, che mi appoggiano, ma sono sempre stati attenti affinché io non mi perdessi”

Della Puglia, tua terra natale, cosa porti nei tuoi pezzi? Senti colori e suoni possibili elementi alla tua produzione?

“Per il momento non ho ancora portato nei miei pezzi elementi tipici della mia regione, almeno non consapevolmente. Magari in futuro lo farò. Amo la Puglia, i suoi colori e il suo calore!”

A proposito di produzione musicale è, si può dire, appena uscito il tuo singolo “Aurora”. Un brano in cui tratti il tema della speranza. Che se vogliamo leggerla alla luce attuale potrebbe calzare a pennello in questa nostra era quasi post pandemia, ma certamente un sentimento che nelle vite non dovrebbe mancare. Come hai pensato a questo brano di cui sei appunto anche l’autrice?

Questo brano è nato in un momento in cui avevo bisogno di trovare la speranza dentro di me. Un periodo abbastanza complicato, in cui vedevo tutto nero e non riuscivo a venirne fuori. La musica come sempre è stata la mia salvezza. “Aurora” è nata per dare speranza a me stessa e a chi non riesce a trovarla. Il messaggio che voglio inviare attraverso questo brano è di non arrendersi mai, anche quando tutto sembra impossibile da superare, perché chiunque può farcela, grazie alla propria forza e alle cose in cui crede di più. Anche se ci rubano i sogni, noi sogniamo più forte!”

Sei molto giovane, quali sono le tue aspettative, nella vita, nella professione o nelle professioni,….

“Sto lavorando per vivere di musica, vorrei tanto arrivare alla gente con le mie canzoni. Il mio sogno più grande è il palco dell’Ariston”

Ora che “Aurora” è stato pubblicato, sei su qualche altro pezzo?

Sì, ci sono un po’ di canzoni pronte che farò uscire pian piano e ne sto scrivendo altre”

Leggo che Giorgia e Laura Pausini sono dei punti fermi per te, di riferimento. Perché loro?

“Sono due artiste che adoro fin da piccola, per la loro voce, le loro canzoni e la loro personalità

…. Questa è libera……

Mi hai fatto tante domande bellissime, per cui ti ringrazio molto. C’è solo una cosa che vorrei dire a chiunque leggerà questa intervista: abbiate cura di voi stessi e dei vostri sogni, sempre”