L’Intervista: “Tradire e fare” è il nuovo singolo della cantautrice riminese Elena Sanchi, dalla voce cristallina e sognante.

E’ proprio l’atmosfera, il mood, che si respira ascoltando la sua musica, che mi ha catturata subito e mi ha fatto nascere il desiderio di scoprire di più su di lei. Prima di ogni altra azione però, per essere certa che l’immagine e il suono, così nitidi in “Tradire e fare” fosse proprio la sua matrice, ho visionato molti altri suoi video e ascoltata una buona parte della sua produzione e, come emergerà leggendo del nostro colloquio, anche la sensazione di ‘vita’ che avevo percepita, in una certa misura era esatta. Mi riferisco alle sue radici, all’ambiente familiare in cui è cresciuta, ma non voglio (come si dice oggi quando si vuole essere trendy)  spoilerare l’intervista, la mia.

Questo mondo ha bisogno di sogni, di essere immaginato più bello, un risveglio potente” sono le tue parole Elena che ho catturato mentre ascoltavo il tuo racconto di vita. Oggi più che mai forse sono importanti, cosa dici?

Si, certamente oggi più di ieri abbiamo bisogno di sognare un domani meno incerto e che ci faccia sentire parte di un mondo più altruista, solidale e sostenibile. In queste ore stiamo vivendo un grande cambiamento e quando questa emergenza finirà spero capiremo quanto la vita di ognuno di noi sia collegata alla vita dell’altro, sia esso nostro padre o un nostro amico o un vicino di casa, uno straniero o un immigrato e capiremo allora che la nostra felicità non può non essere condizionata dalla felicità di tutti. Impareremo a fare rete, a essere più rispettosi delle idee, ad accoglierci e ad ascoltarci

Prima di focalizzarci sulla tua nuova creatura, facciamo un po’ di storia? La tua offre diversi spunti, come per esempio il fatto per esempio di essere cresciuta tra i vinili di tuo padre, cianfrusaglie da mercatino delle pulci e i libri di tua madre. Forse è perché io adoro tutto questo, che mi sembra tu riesca a trasmetterlo anche un po’ come impatto fisico, direi come phisique du role, un po’ naif?

Si assolutamente è così, il mio approccio è sicuramente spontaneo, poco costruito e lo studio che ho seguito sulla mia voce ha voluto privilegiare l’aspetto interpretativo e teatrale piuttosto che quello accademico e formale. Diciamo che a un vocalizzo perfetto preferisco una nota sbagliata ma che mi comunica un’emozione! Con la mia musica mi piace “dipingere” una realtà in chiave magica e poetica e probabilmente l’ambiente insolito in cui sono cresciuta mi ha forgiata in questo senso”

Non a caso forse il tuo primo album lo hai intitolato “Cuore Migrante“.. Ma forse le mie congetture sono sbagliate

““Cuore migrante”rappresenta il mio animo sognante sempre in viaggio e alla ricerca costante di un confine da superare”

“Amami” da “Cuore Migrante”

C’è un altro aspetto della tua vita, interessante. L’aver lasciato una strada probabilmente più sicura, per abbracciare totalmente la tua passione, la musica. Certo che da avvocato a cantante…. 

“…il salto nel vuoto non è stato dei più leggeri!!! Probabilmente se potessi tornare indietro farei scelte accademiche diverse, però la mia formazione giuridica oggi mi aiuta a essere più concreta anche in questo ambiente”

Ecco, scusa la sciocchezza che ti chiedo..a quale segno zodiacale appartieni?

“Fedele (a me stessa) e determinata come un Capricorno!”

Immaginavo, il Capricorno è un segno fortemente determinato, tanto testardo da arrivare sempre a raggiungere il proprio obbiettivo ed è un segno di Terra, saldo, con grosse radici.

Proprio a proposito di radici.. tu Elena sei romagnola, del riminese. Inserisci in qualche maniera queste tue radici nella tua musica?

La mia terra è fonte di grande ispirazione per me: attingo all’ironia della gente, alla dolcezza delle colline e alla semplicità della piadina. Per noi c’è sempre un buon motivo per stare insieme e festeggiare ma anche per rimanere soli e passeggiare in riva al mare e credo di interpretare nella mia musica questa identità”

Anche la tua voce è decisamente caratteristica.. è fine, ti culla, è sottile e trasporta in un mondo onirico. Anche i video clip ovviamente hanno questo sapore, sei d’accordo?

Per me la musica è un viaggio che ti porta lontano verso mondi e orizzonti che probabilmente nella realtà non toccherò né vedrò mai e questa dimensione sognante e irreale è interpretata anche nei video”

Al tuo arco hai frecce consistenti, come il Premio della Critica Alex Baroni che hai ricevuto nel 2013. Com’è stato? Che esperienza è stata?

Non ho partecipato a tantissimi Premi e Concorsi in passato perché le competizioni mi mettono spesso a disagio, però quello è stato speciale non solo per le persone che ho incontrato e conosciuto ma anche perché avevo scoperto da poco che sarei diventata presto mamma. Probabilmente quell’emozione quella sera è passata attraverso la canzone che cantavo, “I luoghi dell’anima” scritta da me e composta dal maestro Daniele Di Gregorio (musicista e arrangiatore del grande Paolo Conte)”

Nel 2017 hai presentato un brano contro la violenza alle donne. Come è nato?

““Goodbye” è stato ispirato dalla storia di una donna sfregiata con l’acido sul volto dall’ex compagno. Ascoltando la sua intervista in televisione mi sono commossa per la forza e il grande coraggio di diventare una persona diversa e non la vittima di una storia che non le apparteneva più. Ci vuole tanta Fede per attraversare un dolore tanto grande, per questo le ho voluto dedicare questa canzone” 

Alle spalle hai già due tour, “Insolita tour” e “Risveglio tour“. Li hai vissuti diversamente? Li hai impostati diversamente?

Sono tre: CuoreMigranteTour (2016), InsolitaTour (2017) e ora RisveglioTour. Sono state esperienze completamente diverse perché negli anni ho cambiato le collaborazioni con i musicisti e io sono diventata più consapevole del mondo dei live e non solo! I live sono stati una grande scuola per me, inizialmente ero molto timida e schiva, provato un forte senso di pudore e vivevo la musica in maniera molto intima e personale. Negli anni ho trovato il mio modo di stare davanti a un pubblico e oggi la relazione con le persone è diventata fondamentale”

E arriviamo alla nuova produzione, al nuovo singolo estratto proprio dall’album “Risveglio“, “Tradire e fare“. Anche in questo caso ti chiedo come è nata, cosa ti ha ispirato?

Ero a una festa a casa di un’amica, c’erano diversi invitati era estate e mi trovavo in giardino, in disparte, sognavo di partire, di andare via lontano. In quel momento nel cielo stava decollando un aereo ed è stato come vedere tutta la mia vita che mi passava davanti! Ho capito in un istante che stavo recitando una parte, che quella “Elena” non ero io, che qualcosa dentro di me stavo cambiando profondamente. Non so come, ma so che quella notte in quel giardino, sola, ho preso anche io quell’aereo!

Nel video metto in scena un’individualità frammentata che alla fine si spoglia del superfluo per far emergere una verità che spinge e vibra dal basso mostrando la libellula tatuata sulla schiena. La libellula ripercorre diversi momenti del video come testimonianza e simbolo di trasformazione, di cambiamento e rappresenta la vera essenza dell’anima svincolata da maschere e ruoli che la società impone”

E per quanto riguarda i tuoi video, utilizzi sempre lo stesso staff o ogni volta scegli chi potrebbe essere più adeguato al progetto?

La maggior parte dei miei video, come l’ultimo di “Tradire e fare”, sono stati girati dal regista Michelangelo Baffoni, mio conterraneo; però dipende dal progetto e dagli incontri che la vita mi presenta. Per esempio “Sulla mia pelle” è stato girato da Eleonora Tonini, un’amica videomaker che non vedevo da tempo, “”Goodbye” è nato quasi per gioco da un pomeriggio con Elena Tenti, amica del cuore e grafica dei miei progetti artistici e lo Studio Makaroni di Pesaro ha creato “Rimini”, ridisegnando a matita tutta la città”

Prima di chiudere, cosa ami di più della tua terra?

Amo lo spirito genuino, solare e poetico delle persone e il mare, soprattutto d’inverno

…questa è libera

Voglio ringraziarti per questo incontro e lo spazio che mi hai dedicato e spero ci sia in futuro una nuova occasione per ritrovarsi. Grazie a tutti gli amici di Musica ribelle e, se vorrete, continuate a seguirmi sulla mia pagina instagram e facebook. A presto!”