L’intervista:HOTEL MONROE .. lo stile in puro rock italiano. Oltre ad un nuovo singolo anche un’iniziativa di solidarietà in tempo di Covid19

E’ sempre con grande piacere che incontro gli Hotel Monroe, una band che ad ogni produzione riescono ad offrire sempre qualcosa di più, una evoluzione continua, non del loro stile che rimane, a mio avviso, puramente rock, ma ogni loro lavoro, in senso temporale diventa più maturo e non ti stanchi di ascoltarli. Al contrario, a me è capitato proprio di continuare ad andare alla ricerca di pezzi, per sentire il percorso fatto, le differenze, la qualità sempre maggiore.

L’ultima occasione in cui ci siamo sentiti è stata l’uscita, il 27 aprile 2018 del singolo “L’Ultima Cosa Che” (feat. Dank)” prodotto da Roberto Drovandi (Stadio) e pubblicato in tutti gli stores digitali dall’etichetta Twins104 / Believe Digital.

Ma già le nostre strade si erano incrociate un paio di anni prima all’uscita dell’EP “Alchemica EP” preceduto dal singolo e videoclip “Cyberia” che ha ottenuto ottimi riscontri sul piano della comunicazione radiofonica e della critica musicale tra cui la recensione di All Music Italia e la partecipazione negli studi di Red Ronnie alla trasmissione Optima Red Alert. Anche i testi hanno acquistato sempre più la loro “identità” 

Gli Hotel Monroe, band emiliana, del territorio parmense per la precisione, si sono formati nel 2013 dopo aver percorso tutti strade musicali diverse e il gruppo che è nato come cover band ha subito svariate modifiche.

Oggi la band è composta da Roberto Mori (voce e percussioni), Nicola Pellinghelli (sintetizzatori, programmazione, chitarra, cori), Enrico Manini (chitarra elettrica, chitarra acustica), Luca Sardella (basso, cori) e Marco Barili (batteria).

“Intanto è bello essere qui a parlare di musica dopo un periodo così difficile” …così hanno esordito al mio richiamo. Poi ovviamente la prima domanda a riempire la forbice di ben due anni.

Cosa è accaduto dall’ultima volta che ci siamo sentiti?

“Ma guarda, un sacco di cose. Dopo il singolo “L’Ultima Cosa Che ft. Dank”, abbiamo pubblicato e presentato a Casa Sanremo durante il Festival da Red Ronnie, il singolo “Ho visto l’amore cambiare colore“  (era il 2019…si, ,Lo sappiamo…è il titolo più lungo della storia)…

Il singolo ha anticipato la pubblicazione del nostro primo album dal titolo “Corpi Fragili”… era il 12 aprile 2019, live e presentazione disco alla Feltrinelli di Parma e da lì non ci siamo più fermati fino al lockdown. Tanti i concerti e le città toccate dal “Corpi Fragili Tour”: MEI25, Sanremo 2020, abbiamo persino suonato su un balcone di un municipio davanti ad una piazza gremita di gente e in ultimo addirittura in alcuni Istituti Penitenziari. 

Il Covid ha poi bloccato tutto ma abbiamo solo posticipato una serie di appuntamenti live. Speriamo di recuperare tutto il prima possibile

Veramente ottima la vostra nuova produzione, il suono è sempre migliore. Si sente nel tempo l’evoluzione del vostro percorso. O sbaglio?

Beh….meno male!!! Nasciamo come cover band nel 2005, poi Hotel Monroe nel 2013, primo EP in studio nel 2015 e poi questo album…meno male che si sente un miglioramento altrimenti dovremmo preoccuparci! 🤣 Scherzi a parte, la ricerca e lo studio sono fondamentali per alimentare il nostro percorso artistico…”

Cosa ha ispirato il vostro lavoro, anche di approfondimento della vostra musica?

Si inizia a suonare solitamente perché si è amici e si condivide una passione. E questo è fondamentale e deve essere alla base sempre e comunque. Nel nostro caso, poi, abitando tutti sulla stessa via in un paesino di 20 anime nei mesi invernali, la band è stata proprio una costante fin da ragazzini.  Poi però arriva un momento dove ci si guarda e si percepisce che bisogna fare uno step in più…poi un altro e poi un altro ancora… Il lavoro è costante, non si finisce mai, ed è giusto che sia così”

Il lockdown come è entrato nelle vostre vite? Le nuove modalità di distanziamento fisico, l’isolamento precedente, hanno prodotto in voi qualche effetto? 

Eravamo nel pieno del nostro “Corpi Fragili Tour” come ti dicevamo prima…si è fermato tutto e la cosa ovviamente ci ha spiazzato. Poi però abbiamo “intravisto” in questo periodo un’opportunità, ovvero quella di poter aiutare le persone attraverso la musica. Abbiamo partecipato a diverse iniziative…Una delle ultime, in occasione del primo anno di vita dell’album “Corpi Fragili”, l’abbiamo chiamata “Under The Ash” come la bonus track del disco (presente solo nella copia fisica e unico brano in inglese della nostra storia).  Abbiamo regalato il brano ai nostri fan chiedendo in cambio una somma per consegnare la spesa a famiglie in difficoltà sostenute dall’Associazione “Il Cerchio” di via Libia a Bologna. 

È andata alla grande e visto che stanno ristrutturando la sede, siamo riusciti addirittura a procurargli una “nuova cucina” (anche se proprio nuova non è) con la quale l’associazione distribuisce e distribuirà pasti a persone bisognose

Parliamo di ‘Rebecca’, bellissimo singolo. Come è nata?

Rebecca“ nasce dalle corde del nostro chitarrista Enrico Manini, che oltre ad essere chitarrista è anche un ottimo grafico/pittore/… Ci piace “far parlare” tra loro le diverse forme d’Arte. 

Nel singolo “Ho visto l’amore cambiare colore”, come chiaro dal videoclip, abbiamo unito la musica con la danza.  In “Rebecca”, invece, musica e pittura!  Eh…”Rebecca“ è diventata anche un racconto!! Lo abbiamo messo a disposizione gratuitamente direttamente dal nostro sito https://hotelmonroe.it/rebecca-il-racconto/

Com’è la costruzione del vostro ‘brand’, Hotel Monroe? Quanto ci lavorate oggi, con quali priorità.

Cerchiamo di sforzarci in ogni modo per mantenere la musica al centro di tutto. È sempre una sfida perché oggi più che mai quando parli di “prodotto artistico” SEMBRA sempre che lo scrivere canzoni sia “la punta di un iceberg” e ci si lascia prendere da altre cose… Noi crediamo nella forza delle canzoni ed è da lì che poi sviluppiamo il resto: grafiche, social, shooting, live, scalette, iniziative e chi più ne ha più ne metta. Comunque durante il lockdown siamo tornati anche a scrivere ”

Cosa vi manca oggi per essere pienamente soddisfatti?

“…non sappiamo se siamo mai stati soddisfatti. O meglio…proviamo a superarci ogni volta! Forse però una cosa per essere VERAMENTE SODDISFATTI ci manca: finire il nostro nuovissimo studio!! 🤣

Sono le idee della quarantena…”

E siete sempre soddisfatti di continuare a vivere all’interno della musica indipendente?

Ci divertiamo, facciamo ciò in cui crediamo e vediamo che il nostro pubblico piano piano aumenta…Non ci preoccupiamo tanto di quello che sarà, proviamo a costruire qualcosa di nuovo, che possa essere riconoscibile e soprattutto che serva a qualcosa/qualcuno”

Visto il periodo appena trascorso possiamo dirlo: l’album “Corpi Fragili” è stata una vera e propria “premonizione“.

Speriamo possa essere motivo di riflessione/rinascita per chiunque lo ascolti.  Per noi è stato proprio così: passare dall’IO al NOI!”