LUFRAMILIA, “Migliaia di Frammenti di Luce” il debut album

Abbiamo ascoltato a lungo le tracce di questo album per riuscire ad entrare perfettamente nel cuore della musica e anche perché questo album va ascoltato. Sempre più spesso ci capita di imbatterci in prodotti musicali che rifuggono la fretta. “Frammenti di luce” è uno di questi. Intimista dove la chitarra conduce e i testi sono importanti, poi, quando me te lo aspetti, c’è una parentesi rock che disorienta, ma che arricchisce il senso generale.

Comunicato:

Migliaia di Frammenti di Luce è il titolo che Luframilia ha scelto per il suo album d’esordio come solista. Un disco frutto del lavoro di anni che vede finalmente il suo coronamento con l’uscita il 20 novembre.

(Noi di Musica Ribelle il blog lasciamo che sia ,lo stesso giovane artista a raccontarsi:

C’è parecchio da “spacchettare” nel disco di Luframilia: alcuni brani come Resisto e Non Combatto, Caos e Gravitazionale, hanno un piglio tipicamente punk rock, un po’ come se fossero stati scritti sulla costa californiana invece che su quella ionica. altrove l’artista adotta melodie più ariose e malleabili come nell’alternative rock di ROAC, Nel Vuoto e L’Eremita Postmoderno

Spazio anche per qualche ballad che aiuta a decomprimere la tensione (Viaggio nel Tempo, Amori Telecinetici), senza rinunciare a una canzone di denuncia quale Non Pulite Questo Sangue. Pur non essendo stato ideato come concept album, Migliaia di Frammenti di Luce è collegato da una sorta di filo conduttore che lo caratterizza come espressione di estremi: il contrasto fra buio e luce, staticità e movimento, paura e coraggio, rabbia e amore… questi apparenti dualismi, evidenti con il progredire delle tracce, vogliono in realtà evadere dall’estremismo, e rappresentano semmai un tentativo di affrontare tutte le sfumature che esistono tra due poli opposti. Non a caso la prima traccia è intitolata Eclisse, dal verbo greco ekleipo (mancare, abbandonare, venir meno), e l’ultima Apocalisse, dal verbo greco apokalypto (togliere il velo, rivelare). Possiamo intenderlo come un viaggio interiore, dal buio, dalla rabbia, la frustrazione, l’insicurezza, il pessimismo, l’illusione, verso la luce, l’evasione, la speranza, a tratti aspra e disillusa, ma che cerca la verità, la rivelazione di noi: uscire dalla propria camera, e vivere. “Migliaia di Frammenti di Luce è un album che si può ascoltare di notte, nella propria stanza, tra le proprie angosce periferiche, dentro rullantoni scuoti-anima, chitarre distorte di ansia e plettrate in cerca di speranza, mentre fuori dalla finestra le luci dei palazzi si mischiano a quelle delle stelle.” — Luframilia

Foto Filippo nToscano

Luframilia nasce dal plettro e dalla penna di Davide Bolignano, già militante in diversi progetti musicali a Reggio Calabria. Dopo aver tenuto per anni nel cassetto svariati brani composti di notte nella sua cameretta con la chitarra acustica registrandoli in memo vocali sul cellulare, Davide sente la necessità di fare un passo in avanti e decide di condividere queste “canzoni scheletro” con l’amico mix engineer Alessio Mauro. I riflessivi flussi di coscienza e linee vocali di Davide vengono immersi in un letto strumentale ricco di up and down emozionali, di discese acustiche in vicoli ciechi e bui, e di salite corali, catartiche ed epiche, quasi con l’istintivo, inaspettato e paradossale obiettivo di fondere l’intimità cantautorale a suoni potenti e d’impatto, tipici di uno stile d’oltreoceano, ricchi di tutte le sue influenze musicali preferite, dal punk rock, all’alternative, al pop e all’indie. Ad aprile 2019, Luframilia pubblica il suo primo singolo L’eremita postmoderno, accompagnato da un videoclip prodotto da Officine Alpha.

Il suo primo album in studio, Migliaia di frammenti di luce, pubblicato sotto l’etichetta torinese The Boring Label, è uscito il 20 novembre 2020, anticipato dai singoli Gravitazionale, Resisto e Non Combatto, e Amori Telecinetici.

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