Mother Island: “Motel Rooms”, il nuovo album

Il terzo lavoro dei MOTHER ISLAND si chiama Motel Rooms e colleziona 10 canzoni dal sapore jangle pop, registrate all’Outside Inside Studio, subito dopo il loro ritorno dal tour che ha attraversa-to la West Coast statunitense. Con la California ancora nei cuori, la band è maturata ed ha provato ad aggiungere un po’ di italianità al suono di questo nuovo disco. Dopotutto non hanno mai celato il loro amore per la cinematografia italiana degli anni 60 e le atmo-sfere morriconiane emergono quà e là da queste tracce. Restano comunque “twangy” e comunque psichedelici… ciò che ne è uscito ha una forte vena surf, che sicuramente farà muovere i piedi agli ascoltatori!THE BANDMother Island è un luogo surreale, stravagante e un po’ folle in cui cinque musicisti fanno riemergere le loro fondamentali influenze sonore. Mother Island è “un teatro magico, esclusivamente per i folli”. Mother Island è tutto negli occhi di chi guarda. Il loro suono è stato descritto come “la torrida calura della psichedelia “west-coastiana”, raffinata da una lisergica nebbia britannica”. Infatti le loro influenze si riassumono in una reinterpretazione personale del rock visionario degli anni 60. La band ha già pubblicato due al-bum con Go Down Records, entrambi registrati da Matteo Bordin all’Outside Inside Studio: Cosmic Pyre(2015)

e Wet Moon (2016). Prima di rientrare in studio, nel giugno 2018, i Mother Island sono stati in tour nella West Coast americana per misurare le loro nuo-ve canzoni. Promuovendo il loro secondo disco hanno diviso il palco con artisti come Mark Lanegan, The Pretty Things, Jacco Gardner, Kula Shaker e Dead Meadow, ricevendo consensi dentro e fuori dall’Italia. La band cavalca la sua “buena onda”, pronta più che mai a portare in giro la sua personal

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