“Song for My Mother”, nuovo brano in bilico tra alternative e ballad pop degli ENJOY THE VOID

Dopo la miriade di segnalazioni e recensioni entusiastiche del loro primo album omonimo – come si legge nel comunicato e noi non possiamo che concordare – gli Enjoy the Void tornano, oggi, con un nuovo singolo, “Song for MY Mother”, una ballad che profuma del Bowie di inizio ’70, ma proiettata direttamente nel 2020

«Song for My Mother è, tra tutti i brani che ho scritto finora, il più confessionale ed emotivo. Credo di non essermi mai esposto così tanto. Perciò lo ritengo anche il più coraggioso. Il rapporto madre-figlio è visceralità al massimo grado, il legame per eccellenza, che si dà prima di tutto, prima della caduta nel tempo, quando in due si abita un corpo. Se dovessi scegliere una canzone con cui presentarmi, sceglierei senz’altro questa» Sergio Bertolino

Comunicato:

A due anni dalla pubblicazione dell’album omonimo, che già aveva messo in chiaro, oltre a una matrice poetico-filosofica, la natura eclettica e imprevedibile del progetto, gli Enjoy the Void – creatura musicale di Sergio Bertolino – tornano con il singolo Song for My Mother, uscito per l’etichetta inglese Rehegoo Music Group

Si tratta di una ballad dalle forti tinte dark, ma capace a tratti di aprire brecce di luce, a testimonianza di un nucleo decisamente contrastato, diviso tra “pulsione di vita” e “pulsione di morte”. È un songwriting che richiama i tempi d’oro del pop britannico, dal David Bowie di Hunky Dory e Ziggy Stardust al John Lennon più cupo e introspettivo, senza però risultare antiquato, riuscendo bensì a riattualizzare certi modelli compositivi (in fondo evergreen) in maniera fresca ed efficacissima. 

«Potrei definirla una quasimodea Lettera alla madre centrata sul tema del doppio. La bipolarità rappresenta la chiave concettuale del pezzo, e il videoclip – scritto e diretto da Pasquale Dipino, con riprese e fotografia di Gianfranco Mandola – lo mostra chiaramente. Non a caso l’espediente tecnico più utilizzato è quello dello split screen, con il protagonista e il suo doppio che condividono la scena mai dialogando, mai entrando davvero in contatto, ma ben consapevoli della presenza dell’altro». Scritto da Sergio Bertolino (sia musica che testo), registrato e mixato presso il Bam Factory Studio di Sapri da Giovanni Caruso e masterizzato agli Aemme Recording Studios di Lecco da Salvatore Addeo, Song for My Mother rappresenta la seconda e più importante tappa di un nuovo percorso – intrapreso in aprile con l’uscita (sempre per Rehegoo Music Group) di Insatiable Star – che culminerà con la pubblicazione di un EP di sei brani, prevista per la seconda metà del 2021. 

In alcuni casi si è parlato anche di elementi vintage nella scelta della sonorità del gruppo.

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