Maria Devigili, finalmente è uscito il video di “La Rivoluzione Indolore”

E’ un’artista che seguimamo da tempo e grazie alla tecnologia anche durante i suoi numerosi viaggi all’estero e le sue lunghe permanenze negli Stati Uniti.

Comunicato:

La Rivoluzione indolore è il nuovo singolo di Maria Devigili, uscito lo scorso 15 giugno su tutte le piattaforme digitali. Il video, diretto dalla stessa Maria Devigili, è invece uscito su youtube il 6 agosto e vede come partecipanti, oltre alla cantautrice stessa e una comparsa di Giuvazza (producer del singolo), altre 13 persone che ballano seguendo una coreografia bizzarra e ironica sostenuta dal vigoroso “ritmo da tormentone” della canzone. Maria appare nel video impersonando diversi personaggi, simboli dei paradossi del nostro tempo. Personaggi che nel corso del video si trasformano fino ad arrivare al limite del  grottesco e del nonsense come  l’hippie ammanettata e con il cappello da poliziotta ma felice di poter usare i suoi due cellulari o come l’influencer che si scatta i selfie con il simbolo della pace e poi usa lo stesso simbolo come uno specchio per controllare se ha rossetto sui denti.

Tornando al singolo, ricordiamo che il pezzo ruota attorno ad una domanda: “Può la rivoluzione essere indolore? Si può veramente dare una svolta alla propria vita o alla società senza lottare o senza rischiare di perdere l’approvazione da parte degli altri? Può la rivoluzione essere un tormentone estivo da ascoltare comodamente sotto l’ombrellone?

La cantautrice dice a proposito della canzone:

L’ho composta un anno fa, mentre ero negli Stati Uniti ispirata dai fatti di cronaca relativi alla “rivolta delle statue” che proclama la rimozione storica di personaggi che nel passato hanno portato dolore e ingiustizia. Le immagini delle  statue imbrattate e decapitate ( ovviamente inerti e indifferenti) da una parte, e i protestanti muniti di picconi, bombolette spray e cellulari è l’immaginario paradossale da cui nasce La rivoluzione indolore.  

Più in generale, la canzone parla dei molti paradossi della nostra epoca e della perdita di significato di parole (e ideali) come libertà e, appunto, rivoluzione.  Aggiungerei anche che 

la stessa canzone è paradossale, da una parte ironica e spensierata, dall’altra vuole far riflettere. Il tocco magico di Giuvazza  è stato per me fondamentale nel rendere al meglio l’equilibrio tra le due anime, la seria e la giocosa.

Ed ora la parola al producer torinese: 

In una mattina di gennaio di quest’anno, mi sono svegliato pensando a Maria e chiedendomi dove fosse e cosa stava facendo. Ricco del ricordo della nostra collaborazione di qualche anno prima, le ho scritto rimanendo sorpreso dal fatto che anche lei mi disse di avermi pensato proprio in quei giorni. Stupiti ma contenti da quella coincidenza, mi mandò una demo de La rivoluzione indolore e me ne innamorai subito. Il brano è una perfetta sintesi tra suono energico, valvolare e sintetico e, come per il significato del testo, la produzione vuole giocare in un equilibrio giocoso tra il serio e un’attitudine dissacrante.

Musica Ribelle il blog aveva pubblicato tempestivamente. Per saperne questo il link